nuovo rallentamento per il settore bancario, con Bper e UniCredit in fondo. Amplifon contro corrente – .

nuovo rallentamento per il settore bancario, con Bper e UniCredit in fondo. Amplifon contro corrente – .
nuovo rallentamento per il settore bancario, con Bper e UniCredit in fondo. Amplifon contro corrente – .

Ancora ribassi in Piazza Affari. Ulteriori ribassi per il settore bancario. A Milano il copione sembra essere ancora lo stesso di ieri con le principali banche Ftse Mib, guidate da Bper e UniCredit, che continuano a soffrire.

Dopo l’esito delle elezioni europee e la decisione del voto francese di fine giugno, i mercati continuano a faticare a digerire la situazione di incertezza politica che si è venuta a creare. Una tensione evidenziata anche dall’andamento degli spread dell’Eurozona che restano sotto pressione sulla scia dell’incertezza sull’esito delle elezioni parlamentari francesi.

Su questo argomento, gli strateghi di Mps Servizi Capitali sottolineano che sullo “spread OAT-bund (superiore a 70bp) il mercato ha presente lo spread di 80bp raggiunto durante le elezioni presidenziali del 2017 come possibile vertice del movimento” e ricordano che “il flusso di sondaggi che vedremo in le prossime due settimane (prima tornata il 30 giugno) guideranno l’evoluzione di questo spread e degli asset europei in generale. L’unica cosa certa sembra essere la persistenza di un contesto di elevata volatilità”.

La questione del taglio dei tassi della Fed resta in primo piano dopo gli annunci e le indicazioni arrivate mercoledì sera al termine della due giorni di riunioni del FOMC, il braccio operativo della banca centrale americana. Tassi fermi alla riunione di giugno (come previsto), ma i dot plot prevedono solo un taglio dei tassi (e non più tre come indicava il grafico di marzo)

Sul Ftse Mib, che perde attualmente circa il 2,8% a 32.675,52 punti, spiccano tra i peggiori Bper E UniCredit in compagnia delle principali banche. Tuttavia resiste Amplifon.

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Settore bancario, nuovo ribasso: riduzioni del 4% per UniCredit e Mps

Settimana da dimenticare per i banchieri di Piazza Affari che si preparano a chiudere con un saldo negativo. Il più preso di mira dalle vendite in questo momento è Bper della società UniCredit, con cali quasi del 5%. Forti ribassi anche per MPS. Per la banca senese in questo momento il bilancio settimanale segna un rosso superiore al 12%. Tra i peggiori anche UniCredit all’ottavo posto. Male anche Bper Banca, Banco Bper e Intesa Sanpaolo.

Oltre alle questioni legate alla politica e alle banche centrali, resta sotto esame a livello nazionale anche la questione del rischio bancario, toccato oggi dall’amministratore delegato del Banco Bpm, Giuseppe Castagna, nel corso di un’intervista a “La Stampa”. Castagna ha ribadito che sul fronte M&A difficilmente il settore potrà riprendere in considerazione l’operatività prima di un calo dei tassi più significativo, cioè 18-24 mesi. Poi ha sottolineato ancora una volta che Banco Bpm è pienamente concentrato nel perseguire la propria strategia di crescita autonoma.

E-Toro: settore bancario italiano e resilienza a lungo termine

Anche ieri il settore ha sofferto e, assieme a quello auto, è stato uno dei più penalizzati in Europa. Ma in un recente commento Gabriel Debach, analista di mercato di eToroha anche sottolineato come il settore bancario italiano ha mostrato una notevole resilienza a lungo termine. “In effetti, le cosiddette Magnifiche 7 banche italiane – Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM, Mediobanca, Bper, Banca Mediolanum e Monte dei Paschi – hanno quasi raddoppiato la performance delle originarie Magnifiche 7 americane dall’inizio dell’anno – ha riferito l’esperto -. Questo trend di robusta crescita per le banche italiane non è una novità nel 2024, ma continua per tutto il 2022, a dimostrazione che, nonostante l’attenzione mediatica spesso focalizzata su tecnologie avanzate e intelligenza artificiale, il settore bancario italiano ha saputo offrire risultati sorprendentemente positivi.

Certamente, conclude, ci sono venti contrari e le correzioni sono giustificate; tuttavia, con una BCE pronta a frenare nuovamente i nuovi tagli dei tassi quest’anno, in linea con le aspettative della Fed, il settore potrebbe ancora trovare carburante per funzionare.

Amplifon va controcorrente rispetto alle tendenze del settore

Seduta controcorrente per Amplifon. Il titolo del gruppo di apparecchi acustici sale quasi del 2%, a un passo dalla soglia dei 35 euro e si prepara a chiudere la settimana tra i migliori del listino. Gli analisti di Banca Akros si concentrano su un aspetto recente di Amplifon sondaggio condotto da Miracolo-Orecchio, società controllata dal gruppo italiano, che evidenzia le notevoli preoccupazioni legate alla perdita dell’udito tra la Generazione X e i Baby Boomer (tra i 44 e i 78 anni), rivelando che molti non stanno adottando misure per affrontare la propria salute legata all’udito.

Secondo l’indagine, circa il 75% della Gen e sulle finanze.

 
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