Eccolo, all’improvviso. Più squadrato e più lungo del previsto, con un design che ricorda il modello anni ’80 inventato da Giorgetto Giugiaro. A poco meno di un mese dal debutto ufficiale (l’11 luglio a Torino, in occasione del 125° anniversario della Fiat), il marchio ha diffuso le prime immagini della Grande Pandala nuova compatta di segmento B destinata ad affiancare l’attuale Panda termica (ora ribattezzata “Pandina” per evitare confusioni, prodotta a Pomigliano almeno fino al 2029). La nuova cinque porte arriverà nei prossimi mesi con motorizzazioni elettriche e ibride, aprendo la strada a una serie di nuovi modelli, che Fiat lancerà al ritmo di uno all’anno da qui al 2027.
Progettata in Italia al Centro Stile di Torino, la Fiat Grande Panda si distingue dalle altre vetture del segmento B per la sua compattezza (3,99 metri, inferiore alla media del segmento di 4,06 metri): è caratterizzata da linee semplici e da una struttura che appare robusta e strutturata, dà forza alla sua originalità mentre il disegno dinamico e incisivo della carrozzeria è generato da linee di profilo molto tese. La fiancata riporta la scritta Panda in bassorilievo, oltre ad altri dettagli che rimandano a Pandino, dai montanti ai gruppi ottici rettangolari formati da cubi opalini ispirati alle finestre del Lingotto.
Come la sorella minore, anche la Grande Panda punta a rimanere soprattutto un’auto pratica, aspirazione confermata dalle barre sul tetto. La Fiat non ha ancora ufficializzato dove verrà prodotta, ma è certo che sarà costruita negli stabilimenti di Kraguijevac, in Serbia. E utilizzerà la stessa piattaforma su cui è nata la nuova Citroën C3 (prodotta a Trnava, in Slovacchia). Un dettaglio, quest’ultimo, che permette di ipotizzare che la versione elettrica della Grande Panda potrebbe avere 113 CV e oltre 300 km di autonomia, come la sorella francese, mentre l’ibrida si candida a ospitare un tre cilindri 1.0 da 100 CV. per portare il prezzo di partenza della versione ibrida (ancora non ufficiale) inferiore a 18.000 euro.
