sta succedendo? Tutte le simulazioni – .

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Crescono Puglia e nel resto d’Italia i prezzi per il voli nazionale ed internazionale offerta dalle varie aziende, si stima intorno al 30-40 per cento, ma sono diversi i fattori che influenzano questo quadro. I voli più costosi per le tratte nazionali, rispetto al 2023, sono da e per Bari, che ha registrato un +26%; da e per Cagliari che ha registrato l’incremento maggiore con +71%, seguita da Venezia (+39%), Verona (+37%). Sono i dati contenuti in una recente analisi stilata dal Corriere della Sera. Al contrario, i voli con arrivo o partenza da Ancona, Pescara e Rimini, insieme a Roma Ciampino, sono caratterizzati dalla maggiore riduzione di prezzo. Per quanto riguarda le tratte internazionali, tra gli incrementi maggiori spiccano Lamezia Terme e Torino, che registrano rispettivamente un +29% e un +20%, mentre Alghero, Catania e Olbia sono tra quelle con costi in diminuzione.

Le simulazioni

Se vuoi fare una simulazione di spesa per un biglietto prenotato per un volo in questi ultimi giorni di giugno, sulle tratte disponibili Toast-Milano e Brindisi-Roma delle varie compagnie, si precisa che il prezzo può variare da 280 euro per la classe economica a circa 400 per la classe Superior solo andata per Roma. Il ritorno da Roma a Brindisi è più economico da 125 euro a 200 euro. La tariffa superiore a 700 euro viene rilevata nel caso in cui venga aggiunto un ulteriore scalo per Roma. Più accessibili sono le tariffe Brindisi-Milano che variano intorno ai 200-250 euro solo andata.

In Puglia, ieri Dario Stefano, imprenditore ed ex senatore della Repubblica, ha evidenziato la crescita dei prezzi, soprattutto per i biglietti prenotati all’ultimo momento, poiché ha evidenziato come un biglietto andata e ritorno da Brindisi a Roma possa costare anche fino a 700 euro. «Cifre molto più alte di un viaggio intercontinentale e non giustificabili, soprattutto perché per andare da Roma a Milano con lo stesso preavviso, più o meno la stessa distanza e la stessa compagnia il volo costerà, andata e ritorno, intorno ai 180 euro». «Se per raggiungere la Puglia, il Salento – ha detto Stefàno – continuiamo a dover pagare, in economy, una tariffa superiore a 700 euro a persona, la partita resta complicata, impossibile da giocare».

Come e chi può rispondere a questi scenari di forte aumento dei prezzi? Per alcuni deve intervenire la parte politica e istituzionale. «Il problema è che le richieste sono numerose e ancora pochi i voli – è il commento di Andrea Caroppo, deputato e capo del dipartimento Trasporti di Forza Italia -. Servono più voli per non viaggiare sempre con numeri al limite e quindi con prezzi più alti e serve anche un sistema per ridurre il costo dei biglietti. Aeroporti di Puglia dovrebbe rivedere le politiche degli ultimi anni, che troppo spesso hanno portato solo incentivi alle compagnie low cost”. È lo stesso Caroppo a lanciare un appello a Debora Ciliento, da qualche settimana assessore regionale ai Trasporti: «Dopo gli scrutini per le amministrative chiederò un incontro per capire come muoversi a tutela dei pugliesi e dei pugliesi».

Per Dario Durso, rappresentante del Codacons Bari, la questione in gioco è duplice: «Da un lato, nel trasporto aereo, abbiamo Ita che, essendo compagnia di bandiera italiana, non ha una linea low cost e, come abbiamo sempre segnalato, si tratta di un limite fondamentale nel mercato aereo italiano. A Ita manca un concorrente interno. Abbiamo sempre chiesto che lo Stato italiano intervenisse in un mercato ma ora è stata accettata una struttura oligopolistica, cioè poche compagnie che gestiscono il traffico aereo come vogliono, alzando la posta, perché hanno maggiore potere contrattuale”.

Per il Codacons, quindi, servirebbe un concorrente interno, un’azienda low cost made in Italy, possibilmente controllata, che abbasserebbe i prezzi e fungerebbe da calmante o equilibratore del mercato, proponendosi come valida alternativa ai vari altri low cost. -società di costo”. Qual’è la soluzione? «Dovremmo investire, ma è una scelta politica. Abbiamo bisogno di una compagnia aerea low cost di bandiera, purché sia ​​di proprietà e che in qualche modo soddisfi le esigenze della classe media, cioè del consumatore medio che possa avere un’ancora di salvezza e quindi dettare le leggi del mercato e portare reali nuovamente concorrenza”.

In Puglia, secondo l’associazione, «è stato dato libero sfogo, all’interno degli aeroporti pugliesi, alle compagnie aeree low cost straniere, ormai non più low cost, che con la loro flotta aerea hanno potuto raggiungere una serie infinita e indefinita di rotte , e la Regione finanzia queste compagnie per garantire voli da e per il territorio pugliese, quindi per mantenere ormai flotte aeree di un certo tipo. Poi il problema è che sei soggetto al ricatto delle grandi aziende. E questo è lo schiaffo e la presa in giro, cioè sono questi soggetti che non hanno concorrenti a dettare le regole e noi restiamo in silenzio”.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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Giornale pugliese

 
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