Una piattaforma online per facilitare l’incontro tra domanda e offerta – .

Una piattaforma online per facilitare l’incontro tra domanda e offerta – .
Una piattaforma online per facilitare l’incontro tra domanda e offerta – .

DECOLLA Orienta Family, la piattaforma online per facilitare l’incontro tra domanda e offerta nel campo del lavoro domestico, in particolare per colf, badanti e baby sitter. La piattaforma permette alle famiglie di ricercare personale qualificato in base alle proprie esigenze e agli operatori del settore di candidarsi. È inoltre previsto un servizio specifico per le aziende nell’ambito dei piani di welfare aziendale. Orienta Family, ad oggi, conta oltre 12mila famiglie e datori di lavoro iscritti, circa 40mila lavoratori domestici e oltre 5mila buste paga emesse nel 2023. “Il settore del lavoro domestico in Italia gioca un ruolo fondamentale nel campo del welfare familiare – spiega Giuseppe Biazzo (nella foto sotto), amministratore delegato del Gruppo Orienta – sia per l’impatto sulle reali opportunità di conciliazione tempi vita-lavoro, sia per l’aiuto che offre nelle situazioni di assistenza ai propri familiari, il settore presuppone un’offerta di servizi qualificati servizi durante tutto il processo, dalla ricerca e selezione del personale alla stipula del contratto di lavoro, fino alla gestione della busta paga”.

Il lavoro domestico in Italia vale circa 20 miliardi di euro l’anno e si prevede che il suo valore potrebbe raddoppiare entro il 2030, dato il progressivo invecchiamento della popolazione. Il settore impiega circa 900 mila persone tra colf e badanti e si stima che ne serviranno almeno altre 23 mila entro il 2024. Oltre il 7% delle famiglie ricorre a una baby sitter, soprattutto per la necessità di conciliare gli impegni professionali con quelli familiari. Garantire un’adeguata offerta di lavoro domestico in linea con le richieste delle famiglie ha anche un impatto indiretto sul lavoro delle persone in generale. Si stima, infatti, che l’assenza di colf, badanti e baby sitter determini una diminuzione dell’attività lavorativa delle famiglie nel 30% dei casi, per soddisfare direttamente i bisogni di assistenza e cura. Il ruolo del lavoro domestico è sempre più centrale nei sistemi di welfare familiare oltre agli impatti diretti e indiretti sull’occupazione e sulle esigenze di conciliazione vita-lavoro. Inoltre, un dato fondamentale da considerare è la significativa presenza di lavoro sommerso nel settore del lavoro domestico. Diversi istituti di ricerca calcolano la presenza di lavoro irregolare in circa 800mila lavoratori, con una percentuale sul totale dei lavoratori prossima al 50%. Un dato molto più alto della media nazionale del lavoro nero che si attesta intorno al 12%.

Giada Sancini

 
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