“Sono vivo grazie a un passante” – .

“Sono vivo grazie a un passante” – .
“Sono vivo grazie a un passante” – .

by Rossella Conte

“Sono viva solo per miracolo, ancora non riesco a credere a quello che è successo”. Isabella Bondi, titolare dell’edicola di piazza Sant’Ambrogio dal 1990, guarda ancora incredula la porzione di cornicione crollata sulla strada, proprio sulla sua edicola. I detriti, caduti da un palazzo di piazza Sant’Ambrogio, non hanno solo danneggiato il tetto e la saracinesca della sua attività, ma hanno anche colpito l’edicolante che è rimasta leggermente ferita a un braccio. Lo mostra a chi si avvicina: “Mi ha salvata un uomo. Quando ha visto l’intonaco cadere mi ha tirata via, io non mi ero accorta di niente. Però alcune schegge mi hanno solo sfiorato il braccio. Ho sanguinato un po’ ma passa in fretta, poteva finire molto peggio”.

Sono le 7.20 quando una tempesta di mattoni e macerie si abbatte al suolo nella centralissima e trafficatissima piazza Sant’Ambrogio, a due passi dal mercato. Le cause del crollo sono ancora da accertare, ma è molto probabile che si sia trattato di un’infiltrazione d’acqua dal tetto. La facciata del palazzo di quattro piani è stata rifatta circa 12 anni fa, quindi di recente, almeno stando alle prime informazioni. Saranno le indagini a chiarire cosa è successo e ad accertare eventuali responsabilità.

Fortunatamente il distaccamento è avvenuto alle 7:20, a quell’ora non passa quasi nessuno dalla piazza. Solo un piccolo gruppo di cinque persone si trovava a pochi metri di distanza. “Sì, poteva essere una strage”, continua Bondi. Stava sistemando i giornali alla finestra quando ha sentito un boato. “Poi è crollato tutto. Ho avuto molta paura”, spiega. Sul posto sono subito arrivati ​​i vigili del fuoco e la polizia municipale.

La zona è stata transennata in attesa di rimuovere i detriti e i negozi sul lato prospiciente la chiesa e il primo tratto di via Pietrapiana sono rimasti chiusi per tutta la giornata di ieri per consentire ulteriori controlli all’edificio. L’edicola, invece, non solleverà le saracinesche neanche oggi. I commercianti coinvolti stanno valutando di agire per chiedere un risarcimento per i danni e i mancati guadagni dovuti all’orario di chiusura.

“L’edificio al centro del crollo ha un’assicurazione – continua Bondi -, quindi non dovrebbero esserci problemi”. Patrizia Mariabelli, proprietaria insieme alla sorella Paola del Forno La Pagnotta che si affaccia sulla piazza, era al lavoro in quel momento: “All’improvviso ho sentito un botto, ho visto una nuvola nera alzarsi e poi alcune persone fuggire. Ho avuto paura, ho pensato al peggio” racconta. Sul posto anche Simone Scavullo del comitato Cittadini per Firenze: “Siamo stati vicini alla tragedia”.

 
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