A giugno le bollette sono aumentate del 3,8%.

A giugno aumenta di 3,8% rispetto a maggio il bolletta del gas nel servizio di protezione della vulnerabilità. Lo comunica l’Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, che ha aggiornato le condizioni del servizio protezione dalla vulnerabilità del gas per giugno 2024 e comunicato il valore della materia prima del servizio.

Protezione della vulnerabilità del gas, prezzi

Per il mese di giugno, che ha visto i prezzi all’ingrosso aumentare rispetto a quelli registrati a maggio, il prezzo della sola materia prima gas (CMEM,m), per i clienti in servizio di protezione vulnerabilità, è pari a 36,11 €/MWh.

Pertanto, a giugno 2024, il prezzo di riferimento del gas per il nuovo cliente tipo, con consumo medio di gas di 1.100 metri cubi all’anno, è pari a 107,55 centesimi di euro al metro cubo, +3,8% a maggioIl costo del gas naturale è pari a 44,95% della spesa per la fornitura di gas naturale al tipico utente domestico servito in regime di protezione dalla vulnerabilità.

Nel dettaglio del prezzo, il costo per il materiale di gas naturale comprende 42,20 centesimi di euro (pari al 39,23% del totale della bolletta) per la fornitura di gas naturale e attività connesse e 6,15 centesimi di euro (5,72% del totale della bolletta) per la vendita al dettaglio.

La spesa per il trasporto e il gestione del contatore comprende 24,53 centesimi di euro (22,8% della bolletta totale) per distribuzione, misurazione, trasporto, perequazione della distribuzione e servizi di qualità. La spesa per tariffe di sistema è di 2,95 centesimi di euro (2,74% del totale della fattura). Poi ci sono i le tassecon 1,73 centesimi di euro (il 29,5% del conto totale).

A partire da gennaio 2024, ricorda Arera, il servizio di tutela gas è stato sostituito dal servizio di tutela vulnerabilità, destinato ai soli clienti domestici vulnerabili. Pertanto, a partire da gennaio 2024, l’Autorità, con le stesse tempistiche e modalità dei mesi precedenti, pubblicherà sul sito la componente del prezzo del gas a copertura dei costi di fornitura applicata ai clienti del servizio di tutela vulnerabilità.

UNC: “Prezzi più bassi del libero mercato”

Il prezzo di riferimento del gas per le fasce deboli sale quindi del 3,8% da giugno. Qual è la valutazione dei consumatori? L’Unione nazionale consumatori parla di “effetto zero, essendo finita la stagione termica”. Rispetto al prezzo del mercato tutelato di giugno 2021, in base alla nuova serie storica ricostruita in base al nuovo cliente tipo, il prezzo del gas risulta oggi più alto del 46,1%, mentre rispetto al picco di giugno 2022 è più basso del 13,3%.

«Nonostante l’aumento, i pezzi del Servizio di Protezione delle Vulnerabilità restano più conveniente di quasi tutte le offerte attualmente disponibili sul libero mercato – commenta il vicepresidente dell’UNC Mark Vignola – Infatti, i prezzi più bassi per il gratis che per la tutela si contano sulle dita di una mano e, considerando il consumo annuo di un cliente tipo, 1.100 metri cubi di gas, il risparmio in quei casi è di poco più di 2 euro all’anno. Insomma, chiunque abbia compiuto 75 anni farebbe bene ad andare sul Portale Offerte Arera e a confrontare i vari prezzi».

Secondo lo studio della National Consumers Union, per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, +3,8% significa spendere 43 euro (42,79 euro) in più su base annuaLa spesa complessiva nei successivi dodici mesi (non secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° giugno 2024 al 31 maggio 2025, ipotizzando prezzi costanti), sale quindi a 1183 euro, che sommati ai 486 dell’energia elettrica del nuovo cliente tipo che consuma 2.000 kWh all’anno, determinano una spesa complessiva di 1669 euro.

Codacons: il problema sono le tariffe del gas sul mercato libero

L’aumento delle bollette del gas per le fasce deboli, commenta il Codacons, “rappresenta il secondo aumento tariffario consecutivo, e riflette le tensioni registrate sui mercati energetici internazionali”.

“I clienti più fragili, ovvero quelli che ricadono nel regime di “vulnerabilità”, stanno soffrendo i continui aumenti dei prezzi all’ingrosso, che fortunatamente avranno un impatto minore sulle tasche dei consumatori, visto che in questo periodo dell’anno gli impianti di riscaldamento sono spenti – spiega il Codacons – Il vero problema, però, è rappresentato dalla tariffe del gas sul mercato libero, dove le tariffe sono ancora elevate sia per i contratti a prezzo fisso che per quelli a prezzo variabilepoiché contrariamente alle aspettative non si è generata la tanto attesa competizione tra operatori capaci di ridurre le bollette del gas”.


 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Saldo positivo in provincia di Cosenza – .
NEXT un motociclista gravemente ferito, un pedone coinvolto – .