il matrimonio “pazzo” finisce in tribunale – Corriere.it – .

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il matrimonio “pazzo” finisce in tribunale – Corriere.it – .

Più che un matrimonio da sogno. Ora scopriamo che il matrimonio è stato un incubo. Che continua infatti in uno dei luoghi più temuti per una coppia: le aule di un tribunale. Nessuna separazione o divorzio in ballo però. Stavolta sotto accusa è giusto la festa di nozze con richieste di risarcimento per centinaia di migliaia di euro. Da una parte i genitori della sposa, dall’altra gli organizzatori dell’evento. Un confronto che i media definiscono simbolico. Da una parte gli insaziabili miliardari abituati ad avere tutto quello che vogliono, dall’altra due lavoratrici costrette a fare i conti con la realtà. Che i ricchi non vogliono sapere.

La location dell’evento è stata la villa Peltz di Palm Beach, una proprietà con 27 camere da letto e un immenso parco affacciato sull’oceano del valore di 93 milioni di euro. Gli invitati alla festa nuziale, che durerà tre giorni, sono circa 500. Tra questi, celebrità come lo chef Gordon Rasmsay, la tennista Serena Williams, l’attrice Eva Longoria, le Spice Girls. Marc Anthony canta per gli sposi ai quali David Beckham (giusto per sottolineare l’esclusività dell’evento) regala una Jaguar XK140 del 1954 completamente restaurata, ma con motore elettrico. Un veicolo del valore di oltre 400mila euro, verniciato di un colore blu appositamente creato per loro tanto che il nome dell’ombra rimarrà segreto in modo che nessuno possa averne uno simile.
Insomma, in quei tre giorni, sposi e invitati sarebbero dovuti rimanere in Paradiso. Ora, invece, grazie alla segnalazione di Mail giornaliera che si appropriarono delle carte della successiva vicenda giudiziaria, scopriamo che per dare la vita al Paradiso altri avrebbero dovuto subire le pene dell’inferno.

Querela ai wedding planner

L’evento (che complessivamente costerà oltre 3 milioni e 300mila euro) era stato affidato solo due mesi prima al «Plan Design Events» dei wedding planner Nicole Braghin e Arianna Grijalba dopo che la preparazione del matrimonio delle star Preston Bailey si è ritirata bruscamente nonostante avesse svolto quasi un anno di lavoro di preparazione. Ufficialmente perché aveva improvvisamente scoperto che la sua agenda era troppo piena. Con il “Piano Design Eventi” viene stabilito un compenso di 295.000 euro, di cui la metà subito e il resto a lavori ultimati. È un peccato che metà di questi soldi Braghin e Grijalba non vedranno mai e che Nelson Peltz li ha citati in giudizio per ottenere il resto dichiarando di averli licenziati settimane prima dell’evento (che a questo punto non si sa più chi avrebbe organizzato) e che quindi non avrebbero fatto nulla. Invece, Braghin e Grijalba sostengono un tentativo di minacciarli e metterli a tacere in una domanda riconvenzionale di risarcimento al tribunale di Miami di centinaia di migliaia di euro contro Nelson Peltz per violazione del contratto e interferenza in un accordo commerciale. Denunciati per danni anche la sposa Nicola Peltz Beckham, sua madre Claudia e la wedding designer Rishi Patel per 46mila euro più spese legali (probabilmente vicino al milione).

La sposa spende 93.000 euro per il trucco

Le accuse di Braghin e Grijalba sono molto articolate. Innanzitutto, secondo loro, Nelson Peltz (da loro definito «un bullo miliardario») li avrebbe accusati di aver creato «una festa di m…» e che avrebbe invece voluto annullare il matrimonio se non fosse stato per la moglie che avrebbe implorato di indire le nozze per non rovinare la carriera di attrice della figlia. Poi che l’unico intento della famiglia Peltz sembrava essere quello per nascondere lo stato delle cose alla famiglia Beckham. A cominciare dal costo di “trucco e acconciatura” per la sposa (93mila euro). «Se Brooklyn lo sa, la ucciderà» avrebbe detto suo padre, o come sua madre avesse nascosto a Victoria che l’abito della sposa sarebbe stato alla fine un Valentino e non disegnato dalla casa di moda dell’ex Spice Girl, come concordato. I Peltz erano quindi terrorizzati dal fatto che Victoria scoprisse errori nell’organizzazione dell’evento. Peccato che secondo le wedding planner la sposa fosse sempre troppo impegnata per rispondere alle loro domande e che quando di solito rispondeva via Whatsapp lo facesse con testi incomprensibili e pieni di errori grammaticali.

E che le sue richieste di wedding planner erano spesso assurde

. A partire dalla lista degli invitati riscritta cento volte. A cui la sposa pose strani veti, il “Il governatore della Florida De Santis deve essere fuori dalla lista» uno degli ordini. E alla richiesta che Meghan Markle con Harry aveva fatto per un invito, ha risposto “Chi è questa Meghan?”. Solo per esplodere di rabbia dopo aver appreso che Lewis Hamilton non sarebbe venuto (ma stava correndo il Gran Premio d’Australia). E poi sui fiori (bianchi) che non andavano bene perché dovevano essere più bianchi. Sulla richiesta (impossibile) di creare un salone tutto rosa all’interno della villa con enormi colonne (rosa).
Anche la scelta del cibo è bizzarra. Scopriamo infatti che gli invitati sono stati invitati a mangiare i prodotti della filiera Hamburger American Wendy con piatti ribattezzati per la festa, tra cui il panino «Nicola and Brooklyn Combo».
Tanti i messaggi che esprimono la rabbia della sposa nei confronti delle wedding planner costrette a soffrire. Fino al licenziamento. «Ma noi lavoravamo 17 ore al giorno» si sono difesi. Fino a scoprire che sono stati anche querelati per restituire l’anticipo dagli insaziabili miliardari. A cui ora hanno deciso di lavare i panni sporchi in pubblico.

 
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