Manuel Faustinelli è morto cadendo da una parete che stava scalando sulla Presolana. Il 33enne era volontario del CNSAS e studiava per diventare guida alpina.
Manuel Faustinelli, tecnico del Soccorso Alpino (foto da Facebook)
È stato chiamato Manuel Faustinelli il 33enne caduto ieri, domenica 17 settembre, mentre arrampicava con un amico sulla Presolana, nelle Prealpi bergamasche. Volontario del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, è stato dipendente dell’azienda impianti di risalita di Ponte di Legno, dove viveva e studiava diventare guida alpina. La dinamica dell’incidente che ha portato alla morte è ancora al vaglio degli inquirenti.
La ricostruzione dell’incidente e l’intervento dei soccorsi
Faustinelli era arrivato con un amico, anche lui volontario del CNSAS, al rifugio Albani in zona Colere la mattina di domenica 17 settembre. I due si diressero verso una delle pareti più alte e verticali delle Orobie e hanno iniziato ad arrampicarsi in cordata. Per cause ancora da chiarire, il 33enne è caduto ed è morto nell’impatto.
L’amico ha lanciato l’allarme intorno alle 16, quando era già in quota nebbia. Le condizioni meteo hanno complicato le operazioni dei soccorritori, sia gli operatori sanitari decollati con un’eliambulanza da Bergamo, sia i tecnici della Sesta delegazione Soccorso alpino orobico, partiti da Schilpario e Clusone. L’elicottero doveva effettuare rotazioni diverse prima di poter portare i soccorritori in quota.
Lavoro sugli impianti di risalita e studio per diventare guida alpina
Faustinelli era originario di Pezzo di Ponte di Legno, in provincia di Brescia. Lì, oltre l’essere Volontario del CNSASha lavorato come dipendente della SIT, la società che gestisce gli impianti di risalita.
Il 33enne aveva scelto la montagna come “compagna di vita” e studiava per diventare guida alpina, tanto da aver già superato i primi esami. L’amico che era con lui è rimasto illeso ed è stato portato a valle in serata.
