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“Non basta dire no all’escalation, bisogna imporre il cessate il fuoco” – Report Sardegna 24 – .

“Poiché non abbiamo mai risparmiato critiche a Guido Crosetto, è giusto riconoscere quando dice la cosa giusta: ha detto no all’idea criminale del segretario generale della NATO Stoltenberg di consentire a Kiev di usare armi occidentali direttamente contro il territorio russo. E con lui Tajani e Salvini si sono espressi in questo senso. Inoltre, tutti e tre questi ministri avevano già rifiutato l’invito di Macron a inviare truppe europee sul fronte di guerra in Ucraina. Ma, a parte il fatto che vorremmo ascoltare la voce del premier Meloni su questioni così gravi, bisogna aggiungere che non basta dire no all’escalation. Perché le follie di Stoltenberg e Macron rappresentano una verità: la Russia sta vincendo la guerra e se gli occidentali non fanno qualcosa Kiev rischia di cadere da un giorno all’altro. Insomma, non ha senso continuare a sostenere Zelenskyj per poi perdere con lui una guerra disastrosa. Quindi gli occidentali hanno davanti a sé un bivio: o andare verso la Terza Guerra Mondiale, oppure accettare le offerte di Putin (che diventano sempre più frequenti) per negoziare un cessate il fuoco e aprire una vera conferenza di pace (non quella ridicola e teatrale proposta di Zelenskyj in Svizzera).

Cari Crosetto, Tajani e Salvini, non basta dire no all’escalation, bisogna avere il coraggio di imporre un cessate il fuoco agli americani e alla Nato. Non possiamo restare in mezzo al guado, dobbiamo scegliere e scegliere nell’interesse degli italiani, che questa guerra non la vogliono”, afferma il segretario nazionale dell’Indipendenza, Gianni Alemanno.

 
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