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38mila veicoli elettrici venduti in un giorno con i nuovi bonus – .

38mila gli EV venduti in poche ore con i nuovi bonus, che sono andati praticamente esauriti il ​​primo giorno della loro entrata in vigore. E ora cosa succede dopo l’incendio?

Michele Crisci, presidente Unrae Produttori.

38mila veicoli elettrici bruciati in poche ore, un vero record

Ha fatto i preventivi l’UNRAE, l’Unione dei costruttori di automobili. Considerando tutto il 952,5 milioniquelli previsti dalla nuova formulazione verranno incentivati ​​indicativamente da qui alla fine dell’anno 316.000 auto. Di questi circa 12% rientra nella fascia di emissioni 0-20 g/Km, quindi stiamo parlando di poco sotto 38mila elettrici, con i fondi disponibili già esauriti. Per gli altri i soldi restano e verranno utilizzati nel corso dell’anno. Per la precisione, secondo Unrae, 11% In ciò 21-60 g/km (ibridi plug-in), quindi ca 34.800 automobili. E il 77% nel 61-135 g/kmibridi e termici, quindi un plotone di più 243 mila automobili. Questo “senza però generare ulteriori volumi sul mercato“, secondo i produttori. In realtà le cose non stanno esattamente così. Almeno per quelle elettriche, se si considera che in un giorno sono state vendute più auto di quelle immatricolate nei primi 5 mesi del 2023 (26.652).

Massimo Artusi, presidente di Federauto.

Federauto si chiede: “Chi ha preso gli incentivi? Fenomeno anomalo…”

Adesso si tratterà di capire cosa farà il governo. E per indagare su quanto accaduto il 3 giugno: chi ha accumulato tutti questi incentivi? Per la prima volta sono ammesse anche le auto aziendali e bisognerà capire quante immatricolazioni sono opera di privati ​​e quante Partite IVA. A chiedere chiarezza è l’associazione dei concessionari, Federauto:Esprimiamo forti dubbi sull’esaurimento in poche ore dei fondi ecobonus per le prenotazioni relative alla fascia di CO2 da 0 a 20 grammi/km. In pratica, veicoli esclusivamente elettrici“, spiega n.1 Massimo Artusi.È evidente che fino all’entrata in vigore del nuovo DPCM la capacità di assorbimento nella fascia 0-20 è sempre stata modesta. Chiediamo che le amministrazioni competenti approfondiscano urgentemente la questione fenomeno anomalo. E non in linea con la logica della norma volta a favorire cittadini e imprese. Mentre gli autentici destinatari della misura del rischio finire tagliato fuori dal vantaggio di avvicinarli alla transizione verde”.

 
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