La Lazio cambia allenatore: Lotito sceglie Baroni, ma la protesta dei tifosi è incontenibile. “Liberateci e andate via”
Andrea Desideri – 6 giugno 23:04
“Lazio libero”, sembra di essere tornati indietro di qualche anno. Quando i tifosi biancocelesti non entravano allo stadio, lasciavano gli striscioni capovolti sugli spalti, in segno di protesta e la frase più ricorrente era proprio quella in cui chiedevano Claudio Lotito per liberare il Laziale. Libero da cosa? Da lui, fondamentalmente, che non ha mai soddisfatto appieno un pubblico stanco di aspettare certezze. I biancocelesti hanno anche vinto qualcosa negli ultimi tempi, ma non è bastato a calmare gli animi di un tifo sempre sotto tono.
Il problema è sempre stato uno: la formazione. Lotito – ogni campionato – tende a smantellare la squadra. Vende i migliori giocatori per cercare di realizzare una plusvalenza. Questa dinamica funziona nelle aziende, ma il Laziale è una squadra di calcio e per accontentare (anche) i tifosi bisogna dare qualcosa. E soprattutto comprarne qualcuno.
Via Tudor, al suo posto Baroni
Un’aspettativa che il presidente biancoceleste ha sempre attuato con difficoltà. Il risultato è il susseguirsi di allenatori che si sono dimessi per insofferenza e incompatibilità con la società. Da Simone Inzaghi A SarriPassare attraverso Igor Tudor: “Voleva cambiare otto giocatori” – ha detto Lotito – e questo era fuori discussione.
Adesso pensiamo a domani, ma per i tifosi non è meglio di oggi perché Allegri non è in pole (come molti pensano). Tu scegli Baroni: il club biancoceleste scommette su di lui, facendo infuriare ulteriormente la piazza. Una scelta che non piace ai tifosi perché l’attuale allenatore del Verona giocava in giallorosso. Stagione 96-97. La goccia che ha fatto traboccare il vaso. La piazza chiede di cambiare rotta perché non si fida del progetto: si schierano anche ottimi tifosi, da Tommaso Paradiso A Riccardo Cucchi.
Ai tifosi non piace
“Non c’è amore, nessuna pianificazione. Stiamo scomparendo”. Insomma, il clima sulle due sponde del Tevere è diametralmente opposto: i giallorossi sono entusiasti e curiosi di vedere come sarà la prossima stagione, i biancocelesti sembrano catapultati in un incubo. E non c’è ancora l’annuncio ufficiale del nuovo allenatore. Se in giro per Piazza della Libertà l’hashtag è #LiberalaLazioIn via degli Uffici del Vicario impazza l’hashtag #Lotitoresisti. In una battaglia dialettica che lancerà almeno tutto il mercato.
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