“Bambini senza sbarre”, lIl vero gioco è fare la pizza con mamma e papà
Lo scorso 11 giugno il carcere di Potenza ha aderito, come ogni anno, all’iniziativa – unica in Italia e in Europa – della onlus “Bambinisenzasbarre”, che si batte per il diritto dei minori a mantenere la relazione genitoriale anche in carcere.
Questa è l’ottava edizione del “Gioco con mamma e papà”, l’atteso incontro tra genitori detenuti e i loro figli che apre le porte degli istituti penitenziari alle loro famiglie e che quest’anno ricorre il decennale della firma del “Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti”.
Là “Gioco con mamma e papà” è organizzato in collaborazione con il Ministero della Giustizia Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e in occasione del decennale della Carta, nel prossimo autunno verrà realizzata a livello europeo la “Partita con mamma e papà” per il progetto Children of Prisoners Europe (COPE ) rete di cui “Bambinisenzasbarre” è membro e siede nel Consiglio di Amministrazione. Anche quest’anno l’evento è coinciso con la campagna di sensibilizzazione europea “Non il mio crimine, ma la mia condanna” attivo nel mese di giugno.
Là “Gioco con mamma e papà”, che presso l’Istituto Carcere di Potenza, su iniziativa della Direzione e dell’Area Educativa, ha visto l’introduzione di un nuovo elemento: un’iniziativa originale e unica dal titolo “il vero gioco è fare la pizza con mamma e papà”.
Una giornata in cui è stato possibile giocare e “impastare” con i papà e le mamme, normale per tutti gli altri bambini, ma eccezionale per questi bambini e le loro famiglie, grazie alla collaborazione del personale della Polizia Penitenziaria, della maestra Pizza lo chef Franco Lopez, di Annarita Marchionna di APS Officine Officinali e Coop Centostrade che con il suo Ludobus ha fatto impazzire di gioia grandi e piccini
Nel 2015 è nata la “Partita con mamma e papà”, ideata da Bambinisenzasbarre. L’iniziativa è partita con la partecipazione di 12 enti e la partecipazione di 500 bambini e 250 papà detenuti, ed è stata
L’obiettivo è sensibilizzare sul tema dell’inclusione sociale e delle pari opportunità per tutti i bambini e mira a portare in primo piano il tema dei pregiudizi e dell’emarginazione di cui sono spesso vittime i 100mila bambini in Italia (2,2 milioni in Europa). che hanno il padre o la madre in carcere.
“Questa iniziativa – ha dichiarato il Direttore della Casa Circondariale, dottor Paolo Pastena – rappresenta un forte richiamo alla corresponsabilità sociale, un’occasione per allargare lo sguardo e includere le famiglie dei detenuti: figli, coniugi, genitori, che non devono essere ingiustamente discriminati per qualcosa che non hanno fatto. Sappiamo che il tema del carcere genera qualche resistenza, ma possiamo cominciare a cambiare prospettiva partendo dalla cura delle relazioni e dei diritti dei più piccoli”.
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