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cinque motivi del flop di Euro 2024 – .

Dal linguaggio del corpo di Spalletti alla mancanza di sintonia con giocatori e tifosi, dalle formazioni alla mancanza di leadership: le ragioni del flop dell’Italia

C’È ISERLOHN – Il giorno dopo fa ancora più male. Perché ti rendi conto che è tutto vero, quello Casa Azzurri a Iserlohn le sue ore sono contate ed è già totalmente e tristemente deserta. E poi l’Italia è stata eliminata dall’Europa agli ottavi di finale da campione in carica, contro svizzero che ha tre giocatori del Bologna, con una delle peggiori partite della storia degli Azzurri. Ed è il giorno dell’analisi, dell’amarezza pressante, del dare la caccia al colpevole. Oggi l’allenatore Spalletti e il presidente Gravina hanno parlato in conferenza stampa: “Noi lo siamo indietro, siamo tornati a zero, siamo responsabili ma restiamo perché non avrebbe senso interrompere questo percorso”. Questa è la succo delle loro dichiarazioni. Che non hanno soddisfatto le domande dei fan. Come detto, è il momento di richieste, per capire cosa è andato storto. Molto, forse quasi tutto. Dentro e fuori dal campo.

Italia eliminata dalla Svizzera (LaPresse) – calciomercato.it

Iniziare da troppi cambiamenti e cambiamenti di modulo e di uominisenza mai aver trovato un’identità precisa. Passati per quelli belli (e comunque non concreti) contro Albania a quelli colpiti con le palle con la Spagna, con lo stesso modulo e gli stessi giocatori. Fino ai tanti uomini cambiati con il Croazia (un’altra prestazione al di sotto del livello), e poi variarne altri ancora Essere completa con una mossa in difesa. In breve, uno Spalletti che aveva le idee un po’ confuse. E qui passiamo al secondo di uno dei motivi che ha portato a questo fiasco, ovvero la mancanza di alchimia tra allenatore e squadra. Due membri che devono lavorare a stretto contatto, ma la squadra non ha ancora assimilato alcuni modi di fare le cose e le idee di gioco dell’allenatore. Non è uno spogliatoio che crede ciecamente nel suo allenatore come dovrebbe essere, ma i volti sono troppo spesso lunghi e non trasmettono la voglia di stare in questo Nazionale. In breve, un gruppo che è molto lontanamente imparentato con quello di 2021 o anche quello del 2016 Quando Barzagli ha pianto in diretta dopo l’eliminazione ai rigori contro la Germania. Anche gli sfoghi sociali di Politano e Locali lo chiariscono. Quella della Nazionale in questo momento non è il bene primarioPianeti lontani.

Spalletti scoraggiato e spento, nessun leader: cosa non ha funzionato in Italia

Di certo non ha aiutato nessuno Spalletti Mi sembrava un po’ stanco e scoraggiato. In panchina in queste partite si muoveva poco, camminando nervosamente e quasi sempre con le mani in tasca. Lo abbiamo visto dare una direzione e poi fermarsi a guardare. Anche nel convegno ha ripetuto più volte: “Siamo indietro, noi siamo tornato a zero e non me l’aspettavo. Dobbiamo cambiare tutto, ma non ci sono troppe solide fondamenta su cui costruire certe cose.” Emblematico. Nelle parole e nelle atteggiamenti del corpo e del volto che poi si è riflesso anche sui calciatori. E veniamo quindi direttamente al quarto motivo, la totale assenza di capo.

Spalletti (LaPresse) – calciomercato.it

L’unico è Gigio Donnarumma, che cerca di scuotere i suoi giocatori da capitano, ci mette sempre la faccia e tiene a galla da solo una barca che poi affonda comunque. Ha guidato la squadra sotto la curva a Berlino, quasi in lacrime. Gli altri sono completamente assenti, che sia Barella o Jorginho. Contro il svizzero e non solo ci ha fatto pensare che nessuno era arrabbiato per quello che l’Italia stava mostrando. Nessuno ha provato a scuotere, a schiaffeggiare metaforicamente un compagno di squadra che non si stava impegnando. È a Berlino era la maggioranza netta, quasi come camminare in campo. Jorginho dà qualche indicazione, ma non c’è un leader dentro e fuori dal campo in questa Italia nemmeno un’ombra. E non può essere neanche Gigi Buffone che ha un altro ruolo.

Tutto questo – e siamo al quinto punto di questa analisi – ha portato anche ad una disaffezione da parte dei tifosi azzurri, che in questa competizione sono sempre stati in schiacciante minoranza nonostante la Germania è una nazione con un alto tasso di italianità. E in genere molto pochi e rumorosi. Un appiattimento sul strada di ciò che si è visto sul campocon un po’ di connessione Debole con una squadra che non sta performando niente per cambiare le cose. Si sono trascinati a vicenda, potremmo dire. Queste sono le cinque, ma ci sono molte altre ragioni, anche più profonde.

 
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