by Don Ruggero Gorletti
–
LUNEDÌ DELLA TREDICESIMA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
Dal secondo vangelo Matteo 8,18-22
In quel momento Gesù, vedendo la folla attorno a sé, ordinò loro di passare dall’altra parte. Allora uno scriba gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque andrai». Gesù gli rispose: «Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».
COMMENTO
Uno scriba, affascinato dalle parole di Gesù, decide di seguirlo. Gesù sembra smontarlo. Gli fa notare che la missione non è una cosa comoda da scegliere per assicurarsi un futuro protetto e sereno. Deve affrontarla con la consapevolezza che potrà incontrare delle difficoltà e con la volontà di superarle. A un altro discepolo dice una frase che ci lascia sbalorditi («Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti»). Ma dobbiamo capire bene lo scopo per cui Gesù parla in questo modo. Il Signore vuole intendere che la missione di annunciare il Vangelo è qualcosa di urgente, di fronte al quale impallidiscono tutte le altre esigenze della vita, anche le più giuste. Gesù non ci chiede di essere disumani, ma usa dei paradossi per farci capire che nella vita non c’è niente di più importante e urgente che seguire il Signore e annunciare il suo amore per noi, e la necessità di ricambiarlo. È tutto ciò che conta nella vita. Tutto il resto, anche se importante, è destinato a passare.
Related News :