Contemporaneamente agli ultimi spoiler di One Piece 1114 sono sbarcati online, molte delle ipotesi che i lettori hanno formulato nel tempo riguardo al manga Eiichiro Oda sembrano essersi frantumati: sia per ciò che suggerivano riguardo alle sorti del mondo, sia per la naturalezza con cui trasmettevano informazioni inaspettate sul Nika E Gioia ragazzo.
Ancor prima di leggere le anticipazioni, era logico pensare che il messaggio diffuso in tutto il mondo dai Vegapunk non avrebbe portato solo ad una “rivoluzione” nel status quo autarchico fondata da Im ei Gorosei – e quindi nella vita stessa quotidiana dei singoli cittadini dislocati in varie parti del mondo – ma che avrebbe assunto una valore storicosoprattutto per la radicalità con cui ha promesso, fin dall’inizio, di riconfigurare il passato “mitologico” del manga. E partendo da alcune precise parole dello scienziato, sembra che quella che qui viene rimodellata sia la Storia (quella con la S maiuscola) della pirateria, poiché Joy Boy, secondo le rivelazioni delineate dal geniale dottore, è da considerarsi come il primo guerriero aver intrapreso la via del mare: ma soprattutto come aentità separata da Nika.
In passato ci chiedevamo, infatti, se nella storia di One Piece Joy Boy fosse stato l’unico possessore del Nika Fruit, senza che la sua identità dovesse necessariamente sovrapporsi a quella dell’essere divino da cui traeva i suoi poteri. E da questo punto di vista, proprio lì frase pronunciata da Vegapunk menzionato all’inizio dell’articolo, potrebbe aver confermato un’importante ipotesi, sulla quale fino ad ora si poteva solo speculare: o che il predecessore di Rufy sia un “semplice” incarnazione vivente di Nikada considerare quindi come una figura “altra” e indipendente dal Dio del Sole, di cui replica le proprietà, e forse anche dallo spirito libertario.
La battuta con cui lo scienziato inizia il suo discorso, cioè che Joy Boy è un “figura con proprietà simili a quelle di Nika, il dio del sole di Elbaf” sembra suggerire, in assenza di ulteriori conferme o smentite, che il leggendario guerriero aveva semplicemente incarnato l’immagine dell’essere divino, la cui origine risale, con ogni probabilità, ad un’epoca antecedente a quella in cui esisteva il predecessore di Rufy. Ma la frase in questione, se ci pensiamo, offre lo spunto per altre importanti riflessioni in merito genealogia del pirata mitologicoed in particolare alla razza nella quale scrisse il suo codice genetico: quella del Giganti.
È nota, inoltre, la storica complicità che legò il Guerriero della Liberazione agli esseri mastodontici: un rapporto che potrebbe essere ulteriormente approvato dall’affermazione dello scienziato, secondo cui Joy Boy, in quanto “immagine” e specchio di una divinità dell’isola di Elbaf, sarebbe anche considerato un gigante. Questa riflessione spiegherebbe anche le dimensioni gigantesche del cappello di paglia visto durante il Reverie: soprattutto se quell’oggetto fosse davvero appartenuto a una figura “pachidermica” come Joy Boy.
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