L’intervista di Chico Forti al Tg1 dimostra la profonda crisi in cui versa la Rai – .

L’intervista di Chico Forti al Tg1 dimostra la profonda crisi in cui versa la Rai – .
L’intervista di Chico Forti al Tg1 dimostra la profonda crisi in cui versa la Rai – .

Intervista a Chico Forti è una di quelle opportunità giornalistiche che chiunque faccia questo mestiere avrebbe colto se ne avesse avuto la possibilità, questo è fuori discussione ed è una doverosa premessa da fare. Non comprendere, però, il clima controverso che ciò può alimentare se quell’intervista viene trasmessa dal Tg1, in questo preciso momento storico e di fronte all’effetto di polarizzazione politica che la vicenda Forti è capace di alimentare, significa rifiutarsi di comprendere l’enorme problema di credibilità che la Rai sta attraversando, in questa fase più che mai.

Perché se la messa in onda di un’intervista assolutamente sensata dal punto di vista giornalistico diventa per molti spettatori e osservatori uno spot elettorale per il governo, o comunque una forma di grancassa per il presidente del Consiglio Giorgia Meloni su questo tema, allora vuol dire che il Il problema è di proporzioni gigantesche e che la redazione del Tg1, abitata da professionisti di valore, viene percepita a priori come un megafono della maggioranza di governo attualmente in carica.

“È sempre stato così”, risponderà chi vuole smentire a tutti i costi la narrativa della Rai diventata TeleMeloni, genuflettendosi alla narrativa della maggioranza, adducendo come ragione che la Rai è uno strumento di chi ha governato da quando esiste, o almeno dall’ultima svolta sostanziale della riforma del 2015 voluta dal governo Renzi, che di fatto ha concentrato la gestione del servizio pubblico nelle mani dell’esecutivo. Ma no, non è sempre stato così e la spaccatura interna all’azienda, con il sindacato dei giornalisti che ha protestato nelle ultime settimane per la difesa della libertà di espressione, ci dice che la situazione non aveva mai raggiunto livelli di tensione simili, vista la situazione tendenza evidente di ogni gruppo governativo a proteggersi.

Le polemiche sul servizio del Tg1, al di là delle posizioni sulla notizia che riguarda Forti, più che evidenza di un allineamento tra il racconto di chi governa e quello di chi racconta i fatti, sono la prova evidente di una situazione sommersa e c’è sempre questa corrispondenza. Se la questione riguarda il telegiornale più seguito in Italia vuol dire che l’azienda ha un problema.

Inutile infine aggiungere la pochezza del dibattito di queste ultime ore. Viene da chiedersi quanta vita rimanga ancora per un Paese in cui il ritorno di un cittadino dall’estero, indipendentemente dal suo status giuridico, diventa argomento di un dibattito politico così polarizzante.

“Il futuro appartiene a chi è curioso professionalmente”, era la frase di un vecchio film che cerco di ricordare ogni giorno. Scrivo di intrattenimento e televisione dal 2012, coltivando la speranza di poter descrivere la realtà che vediamo attraverso uno schermo, di qualsiasi dimensione esso sia. Renzo Arbore è il mio profeta.

 
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