«La mia Rosa di Un posto al sole dovrebbe lasciare in pace Damiano» – .

«La mia Rosa di Un posto al sole dovrebbe lasciare in pace Damiano» – .
«La mia Rosa di Un posto al sole dovrebbe lasciare in pace Damiano» – .

E’ figlia unica?
«Ho due sorelle più grandi: la prima è chirurgo e la seconda si occupa di comunicazione».

Cosa ha fatto dopo la scuola?
«Dopo il liceo mi sono iscritto all’università a Scienze Biotecnologiche, considerato anche che mio padre lavorava per il trasporto del sangue nelle ambulanze. Tuttavia non mi sono mai laureato perché nel frattempo ho iniziato a lavorare come informatore scientifico pur continuando a fare spettacoli. A 27 anni, però, ho deciso di concentrarmi solo sulla recitazione”.

La reazione di suo padre?
“Tragico. I miei genitori mi hanno sempre sostenuto, ma speravano che coltivassi il teatro come hobby: tenere un piede in entrambe le scarpe era faticoso, ed io ero molto stanca. Dopo aver lavorato in ospedale mi sono dimesso per trasferirmi a Roma e lavorare alla Coca-Cola: mi svegliavo tutti i giorni alle 3 del mattino, andavo a lavorare, tornavo a casa verso le 5, mi lavavo, mangiavo qualcosa velocemente e poi andavo a fare lo spettacolo fino all’una di notte. A un certo punto non ce la facevo più e ho lasciato il lavoro, nonostante avessi un contratto vantaggioso”.

Ne è valsa la pena, col senno di poi?
“Direi di si. Tutto è iniziato molto lentamente e poi è seguito un progetto dopo l’altro: prima lo spettacolo Il sindaco del Rione Sanità di Martone, quindi Gomorrapoi ancora Martone al cinema, poi i Bastardi di Pizzofalcone e, subito dopo il Covid, Un posto al sole. Mia madre ora ha un grande sorriso come questo quando mi vede in onda.

Perché è tornata nella città in cui è cresciuta?
«Perché, con un bambino piccolo, avevo bisogno di una mano che solo i miei genitori potevano garantirmi, per non parlare del mio lavoro e di quello di Antimo».

Casalnuovo ti è mai stato vicino?
«Sì, e mi sta stretto ancora oggi. Per questo sono partito a 24 anni: soffro un po’ la mentalità chiusa del Paese. In futuro mi piacerebbe tornare a vivere a Napoli, magari quando mio figlio sarà più grande”.

Carmine Musella

Per alcuni, prendere parte a una soap piace Un posto al sole è una benedizione e per altri una catena. Per lei?
«Sono molto grato per quello che ho, e posso dirti che non ho mai vissuto male la mia presenza Un posto al soleanche perché faccio altre cose contemporaneamente, tipo Il commissario Ricciardi e il teatro. Poi, ovviamente, vedremo cosa ci riserva il futuro”.

A proposito di futuro: sbaglio o il 2024 sarà l’anno in cui compirò 40 anni?
«Non ha torto. Li farò a luglio, ma a dire il vero non me li sento. Ho organizzato una bella festa che farò con la mia famiglia e i miei amici, portando avanti la location visto che l’estate è una stagione ricca di matrimoni e impegni.”

Di cosa ha paura Daniela Ioia?
«Perdere le persone che amo. Lo scorso dicembre ho subito un furto in casa mia e da allora ho iniziato ad avere paura di portare mio figlio in luoghi affollati perché temo che possano portarmelo via. Quel furto mi ha fatto capire che chiunque può venire a portarti via quello che hai, e questo mi spaventa”.

 
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