Il ministro è intervenuto alla presentazione del Salone dell’Auto che si svolgerà a Torino dal 13 al 15 settembre
Torino – Il ritardo negli incentivi per l’acquisto di auto nuove sarebbe dovuto anche al tentativo di rivedere i bonus per indirizzarli verso veicoli prodotti in Italia: «Gli incentivi non sono progettati per facilitare l’acquisto di auto cinesi, ma per sostenere la produzione italiana. Siamo nel libero mercato ma mi chiedo che senso ha mettere un miliardo di soldi pubblici, quando buona parte di questo miliardo finisce a Pechino e non a Torino? Non vorrei che si verificasse il suicidio assistito di un’intera filiera produttiva”, ha dichiarato Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in occasione della presentazione del Salone di Torino che si svolgerà dal 13 al 15 settembre.
«No all’ideologia esclusivamente elettrica»
«Per il capitolo auto elettriche credo che il giusto mix tra le motorizzazioni sia più che giusto. Dire no a benzina e gasolio è una totale sciocchezza, bisogna capire come dirottare gli incentivi sulle auto italiane”, ha continuato il ministro. «Una macchina nuova del 2016 o del 2017 è impensabile non entrate nei centri delle nostre città perché considerato inquinante. Mi auguro che chi andrà in Europa alle prossime elezioni riconsideri la follia ideologica che sta mettendo fuori concorrenza un intero settore”. Secondo il ministro dire no ai combustibili fossili nei prossimi anni è impensabile.
Addio al superfrancobollo?
Salvini ha fatto il punto anche sul tema dell’abolizione della super tassa, annunciata dal Governo, ma rinviata. «I nostri calcoli dicono chiaramente che lo Stato guadagnerebbe di più dall’Iva pagata sull’acquisto di una supercar, piuttosto che dalla supertassa. Appena troveremo la copertura economica faremo questo provvedimento: il costo stimato è di circa 230 milioni di euro.”
