“Sarà l’intifada studentesca” – .

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Le università europee, arabe e americane sono diventate, negli ultimi mesi, teatro di proteste studentesche contro “l’oppressione e il genocidio del popolo palestinese”, come sottolineano Gioventù palestinese. A Bologna il gruppo di attivisti ha annunciato una “Intifada studentesca”: da oggi, domenica 5 maggio, studenti e studentesse saranno accampati in tende nella zona universitaria in vista della grande manifestazione del 15 maggio, giorno del ricordo della la Nakba, la data ricordata dal popolo palestinese come “la catastrofe”, il giorno in cui scoppiò la prima guerra arabo-israeliana nel 1948.

“La nostra ‘acampada’ di domenica – raccontano all’Ansa i Giovani Palestinesi di Bologna – si inserisce in questo grande quadro di mobilitazione internazionale per far capire che c’è anche una parte significativa del nostro Paese, studenti, studentesse ma non solo, anche docenti e associazioni, insomma, di persone che hanno come priorità la fine dell’aggressione militare a Gaza, il cessate il fuoco permanente e la fine dell’oppressione a Gaza e nei territori occupati”.

“Vogliamo dire che sono 75 anni che il nostro mondo volta le spalle ai diritti del popolo palestinese – continuano gli attivisti –. Questo è il momento di scendere in piazza, vogliamo farlo, con i nostri corpi, le nostre riflessioni, per chiedere che anche le istituzioni lavorino attivamente per porre fine al massacro della popolazione di Gaza. L’obiettivo è il dialogo, il confronto, la raccolta di testimonianze. Non sappiamo quanti saranno domani, speriamo di coinvolgerne tanti nei prossimi giorni in cui ci parleranno di diritti umani e noi in questo crediamo profondamente. Crediamo che la nostra attività sia coerente con ciò che ci viene insegnato”. L’incontro, scrive l’ANSA, si terrà domani in piazza Scaravilli, davanti al Rettorato, dove sarà installato uno schermo per la proiezione dell’assemblea internazionale del movimento, in presenza e a distanza, con collegamenti di studenti da tutta Italia, dalle università americane e da Birzeit, in Palestina.

Intanto il 13 maggio ci sarà l’incontro sulla sicurezza con il ministro dell’Università Anna Maria Berniniil Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e i rettori delle università interessate dalle proteste, tra cui La Sapienza di Roma, la Statale di Milano e l’Alma Mater di Bologna.

 
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