Appunti da Siena, sabato l’ultima trattativa – .

Appunti da Siena, sabato l’ultima trattativa – .
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Il San Vincenzo segna 2-2. Serve la quinta partita. Il clima tra le squadre è peggiorato parecchio

Garden Toscana Resort San Vincenzo CestinoSiena Note Mens Sana Basket Siena 81-66 (27-23, 38-36, 58-50)

GIARDINO TOSCANA: Bongini 2, Guerrieri 11, Bazzano 9, Persico 13, Giovani 6, Bertini 3, Bini, Mezzacapo, Battaglini, Bianchi 18, Guerra bene, Zanassi 19. All.: Baroni.

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SIENA NOTE: Brambilla, Pannini 7, Iozzi, Giorgi ne, Marrucci 15, Figus ne, Puccioni 12, Sabia 7, Cucini 2, Prosek 8, Tognazzi 15. All.: Betti

Arbitri: Cavasin da Livorno e Russo da Firenze

Nota: Bazzano e Iozzi sono usciti dalla 5f

In gara 4 cade il mito della resilienza Mensan: il San Vincenzo vince con un margine che da solo supera quello delle tre vittorie biancoverdi messe insieme. Adesso, però, il San Vincenzo Basket ha anche tre vittorie – due in termini di playoff – e si andrà all’incertissima gara 5, a Siena, tra soli due giorni, sabato alle 21.15, fascia oraria diversa a causa della contemporanea impegni di Emma Villas e la necessità quindi di trasformare la superficie di gioco del PalaEstra. Se le cose cominciassero a stancarsi, questo anticipo aumenta il carico.

Oltre all’incertezza, la prossima sarà anche una brutta gara. Più del solito, secondo un trend ormai in ascesa. Ciò che dà fastidio sono i drammi che si vedono in campo. Giocatori che accentuano il contatto o lo simulano interamente. Credo che alla Mens Sana siano stati fischiati tanti falli in questa serie in tutto il campionato. È vero – lo dicono molti allenatori – che il basket è uno sport di contatto e che se ricevi un fallo non devi nasconderlo all’arbitro, ma una cosa è un’altra cosa simulare il contatto come Bianchi, Zanassi, Giovani fatto ecc.

È un peccato, soprattutto per San Vincenzo. Non era lungimirante. È giunto il momento che diventi chiaro che le squadre sono alla pari e che se vince l’una o l’altra è comprensibile e/o accettabile. Un’eventuale prevalenza dell’SVB sui biancoverdi in guanti bianchi avrebbe forse garantito un pubblico in più nella partita di Siena contro il Costone e una bella e forse eterna amicizia. E invece proprio dai tirreni è emersa la voglia di drammatizzare già in Gara 2 con la probabile conseguenza adesso di avere un’eccessiva tensione nervosa in Gara 5.

La partita di dopodomani, sabato, probabilmente vale ancora l’interregionale B. È ora che se ne parli, parallelamente all’arrivo di notizie sulla sconcertante crisi economica dei club militanti nelle serie superiori: possibilità di ripescaggio è forte, anzi quasi certo. Che possa riguardare la Mens Sana dipende dalla sua posizione, dalla credibilità aziendale, dal pubblico e dall’eredità che può essere utilizzata nella comunicazione. La Mens Sana al momento è priva di piazzamenti.

Inizialmente Sabia entra nel quintetto e dimostra di meritarselo. Con lui Prosek, Pannini, Marrucci e Tognazzi. Il San Vincenzo non parte subito come nella partita precedente, ed anzi è proprio Siena a dare speranza portandosi al massimo +4 di vantaggio; da quel momento a fine quarto il San Vincenzo registra un +8 fino al 27-23. L’ultima fiammata biancoverde avviene nel secondo quarto quando una tripla di Pannini ci riporta avanti di quattro 32-36.

A quel punto si spegne la luce, il successivo parziale dei padroni di casa tra i due tempi è di 12-0: 44-36. Bianchi appare leggermente fiacco e non chiude sui ribaltamenti, ma per il resto continua a difendere, passare e tirare da protagonista.

Alla fine del terzo quarto gli arbitri decimano la Nota del Siena: canestro annullato da Marrucci che considera un rimbalzo per confermare il canestro come un’azione di non tiro; fallo da dietro su Tognazzi, antisportivo, commesso da Bianchi che sta “impazzendo” da solo; i due in grigio dicono che è giusto, due giocatori del Tirreno che si buttano a terra senza provocare fischi da parte degli ufficiali di gara, due tecnici contro i biancoverdi.

Ne risente la tranquillità della Mens Sana che entra nell’ultimo quarto nettamente fuori gioco. La fine della partita coincide con il massiccio svantaggio (-15) e l’ultimo canestro (Bianchi) è seguito da un gesto rude che sarebbe stato rivolto al rognoso Cucini, ma che per un gioco di prospettiva sembra fatto apposta per i senesi. pubblico che reagisce sul momento e poi affida il gesto alla sua memoria elefantina.

(la foto di copertina è tratta da Mens Sana Basketball Communication)

 
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