La vittoria diItalia In Coppa Davis, 47 anni dopo l’ultima volta, è stata celebrata sulla Centrale del Foro Italico a Roma. Insieme al capitano Filippo Volandri erano presenti Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, Andrea Vavassori, Simone Bolelli, Matteo Berrettini e lo staff della Nazionale. Mancava solo lui: Jannik Sinner, il leader tecnico della squadra. L’altoatesino non ha potuto partecipare alla festa perché bloccato in albergo con 39 di febbre.
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Coppa Davis, il cammino dell’Italia verso il trionfo
Volandri: “Quei momenti rimarranno per sempre”
Nel corso della celebrazione è stato proiettato un video sul cammino dell’Italia: dalla qualificazione ottenuta a Bologna al successo a Malaga. “Abbiamo rivissuto momenti che rimarranno per sempre, davvero emozionanti”ha dichiarato Volandri, “è difficile restare impassibili, infatti ho visto anche un po’ di emozione nei ragazzi”. Tutti i protagonisti sono stati premiati con una moneta d’oro commemorativa della vittoria, coniata per l’occasione.
Berrettini: “Spero di poter giocare nei prossimi anni”
“A me piace essere considerato un gladiatore, ma siamo tutti così, teniamo alla squadra e siamo amici”, ha aggiunto Sonego, “abbiamo superato le difficoltà grazie alla nostra unione. Sono onorato di aver fatto parte della squadra e non vedo l’ora di tornare a giocare a Davis“. Berrettini non ha potuto trascinare l’Italia in campo a causa di un infortunio, ma è stato comunque determinante come motivatore e sostenitore: “Quando fai parte di una squadra cerchi di dare il tuo contributo in ogni modo. Sono molto orgoglioso del percorso che hanno fatto i ragazzi. Era un trofeo cercato da tempo. Spero di poter giocare anch’io nei prossimi anni“.
