Muore operaio a Brindisi, il padre era vittima del lavoro – ANMIL – .

Muore operaio a Brindisi, il padre era vittima del lavoro – ANMIL – .
Muore operaio a Brindisi, il padre era vittima del lavoro – ANMIL – .

Roma, 6 maggio 2024 – Aveva 46 anni e nove anni fa aveva perso il padre in un altro drammatico incidente sul lavoro Vincenzo Valente, l’operaio morto nella notte tra il 3 e il 4 maggio scorso, in uno zuccherificio di Brindisi mentre era impegnato in alcune attività di manutenzione sul nastro trasportatore che collega lo stabilimento al porto industriale di Costa Morena Est. Era l’11 febbraio 2015 quando, all’età di 65 anni, Cosimo Valente morì dopo essere caduto da un albero mentre svolgeva lavori di potatura. Nella notte il figlio, però, è morto a causa di una grave emorragia dopo che il suo braccio, per cause ancora da chiarire, era stato reciso dal sistema di traslazione. Vincenzo, nonostante i tentativi dei medici di rianimarlo, è morto. Il corpo del 46enne, dipendente di un’azienda esterna allo stabilimento, è stato recuperato dai vigili del fuoco, poiché si trovava ad un’altezza di oltre 10 metri.
La Procura di Brindisi, intanto, ha aperto un’indagine sull’accaduto ed è stato disposto il sequestro preventivo del nastro 6 per proseguire le indagini. Le indagini sono condotte dalle forze dell’ordine e dai tecnici Spesal dell’Asl di Brindisi che hanno acquisito una serie di rilievi e le testimonianze degli altri lavoratori che erano in turno con Valente. L’uomo è la terza vittima dall’inizio del 2024 a Brindisi: il 1° marzo Giuseppe Petraglia, 40 anni, è morto dopo essere caduto da un’altezza di dieci metri in un magazzino della zona industriale. A meno di due settimane dall’incidente all’interno della fabbrica Jindal con la morte del 37enne Gianfranco Conte colpito da un macchinario. Solo pochi giorni fa, alla vigilia del primo maggio, è morto in Puglia un altro operaio di 59 anni, Corrado Buttiglione, investito dal carrello elevatore che stava manovrando in un’azienda di Gioia del Colle. Il sindaco di Latiano Mino Maiorano ha annunciato che il giorno dei funerali del 46enne “sarà proclamato il lutto cittadino”. Il sindaco dà seguito alle richieste dei sindacati sulla sicurezza sul lavoro. “Ora è il momento della riflessione e del silenzio ma – dice Maiorano – non posso fare a meno di denunciare l’urgenza di porre fine al dramma delle morti sul lavoro che provoca ogni anno oltre mille vittime e oltre 500mila incidenti”. Valente non è l’unico operaio morto nelle ultime ore in una fabbrica in Italia. A Lanciano, nel reparto di assemblaggio dello stabilimento Stellantis Europe di Atessa, ex Sevel, Massimo Di Florio, 56 anni, è morto d’infarto dopo essere crollato improvvisamente su un carrello. Dopo l’accaduto, il restante turno di lavoro è stato cancellato di comune accordo tra l’azienda e le RSA di Fim, Uilm e Fismic nei reparti Assemblaggio e Logistica.

 
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