Euregio, accordo dedicato alle strategie comuni per la protezione delle foreste – .

Euregio, accordo dedicato alle strategie comuni per la protezione delle foreste – .
Euregio, accordo dedicato alle strategie comuni per la protezione delle foreste – .

Un chiaro impegno a favore delle foreste, di tutte le loro funzioni e di una gestione attiva, soprattutto in tempi di cambiamenti climatici: questo il contenuto dell’accordo firmato questa mattina nell’ambito della Conferenza sulla protezione delle foreste dell’Euregio e del Dialogo austriaco sulle foreste che sono che si svolge a Obertilliach, nel Tirolo Orientale. Per rafforzare le foreste, i tre territori intendono collaborare ancora più strettamente a livello transfrontaliero in futuro. A questa prima giornata di lavori era presente, tra gli altri, anche il ministro federale austriaco dell’agricoltura e delle foreste, durante il quale è stato sottolineato che il cambiamento climatico, gli eventi meteorologici estremi e lo scarabeo corteccia non conoscono confini nazionali. Alla tavola rotonda svoltasi durante l’evento ha partecipato anche il direttore del Corpo Forestale della Provincia Autonoma di Trento, Giovanni Giovannini, in rappresentanza dell’assessore provinciale competente, di cui ha portato i saluti. All’evento hanno partecipato numerosi sindaci trentini, guidati dal presidente e direttore del Consorzio dei Comuni. Nel descrivere la situazione critica comune alle tre regioni, Giovannini ha sottolineato la fattiva collaborazione nell’attuazione di strategie comuni volte alla tutela dei boschi: “In Trentino si stima che siano circa 40mila gli ettari danneggiati da Vaia e scolitidi ( 10% della superficie forestale). Di particolare preoccupazione è la riduzione della capacità protettiva contro la caduta di sassi, così come contro lo scivolamento della neve, ma anche la capacità di regolazione delle acque e di controllo dell’erosione. Dal punto di vista economico è plausibile, nei prossimi decenni, una riduzione della produttività forestale intorno al 20%, a patto che non vengano ricostituite le foreste nelle aree danneggiate” sono state le parole del manager. Per questo il Trentino ha predisposto uno specifico piano di riforestazione “che definisce criteri e priorità operative, collegandoli in particolare ai servizi di tutela del territorio. Tuttavia gli attuali criteri di riforestazione prevedono di dare priorità alla rigenerazione naturale. Parallelamente si sta sviluppando la rete delle foreste da seme provinciali, per le quali è in corso un’attività di caratterizzazione genetica, al fine di migliorare sia la quantità che la qualità del materiale di propagazione” ha concluso Giovannini.

L’incontro a Obertilliach, nel Tirolo Orientale, sulla strategia transfrontaliera per la protezione delle foreste [
Servizio foreste PAT]

Dal dibattito è emerso che, alla luce delle sfide attuali nelle zone montane, l’intero settore forestale e del legno è chiamato ad adeguarsi, sviluppare ulteriormente e attuare costantemente misure per la lavorazione rapida del legname danneggiato, per la protezione preventiva delle foreste e per i concetti della riforestazione e dell’idoneità climatica.
Quasi la metà di tutto il legname austriaco raccolto lo scorso anno era legname danneggiato, ma le sfide principali per tutti i territori dell’Euregio riguardano le modalità per mantenere vitali le nostre foreste, convertendole in foreste rispettose del clima, favorendo il rapido recupero del legname danneggiato e il rimboschimento dopo eventi estremi, il lotta contro lo scarabeo corteccia, che rimane una priorità.
Per gestire il rimboschimento e la conversione in foreste montane rispettose del clima sono necessarie piante con determinate caratteristiche e in quantità sufficienti. Nel vivaio forestale tirolese di Nikolsdorf sono state coltivate mezzo milione di piante, destinate anche al Trentino, per il rimboschimento delle aree danneggiate dalla tempesta Vaia nel 2018. I vivai forestali tirolesi collaborano da tempo anche con l’Alto Adige. Domanda e offerta di piante forestali si incontrano in un progetto ARGE ALP. Le regioni, infatti, fanno conoscere le specie arboree richieste e si scambiano sementi e materiale vegetale.
A Obertilliach è stato approvato un documento che esprime il punto di vista dei tre territori dell’Euregio per una strategia comune. Questo il testo del documento:
“Le nostre foreste sono una fonte di sussistenza per gli esseri umani, danno un contributo indispensabile alla protezione dai rischi naturali, ci forniscono aria pulita e acqua pura, contribuiscono alla conservazione della biodiversità, assicurano posti di lavoro e reddito e costituiscono un spazio diversificato e ampiamente apprezzato dove rigenerarsi. Lo stato delle nostre foreste si distingue in modo significativo a livello internazionale, e questo grazie al lavoro secolare, attento e sostenibile dei nostri proprietari forestali e agricoltori.
Il legno, risorsa rinnovabile, proviene dalla gestione sostenibile delle foreste; contribuisce quindi in modo significativo alla protezione del clima e allo sviluppo delle energie rinnovabili.
Gli eventi dannosi legati al clima che si sono verificati nelle foreste negli ultimi anni rappresentano una sfida socio-politica che trascende l’intero settore forestale e del legname. In questo senso è necessario garantire condizioni quadro adeguate. Consentono all’intero settore forestale e del legno di adattare e attuare progetti e misure nei settori della protezione dai rischi naturali, dell’economia forestale, della protezione delle foreste o della logistica del legname.
La preziosa risorsa “foresta”, con i suoi effetti multifunzionali, merita quindi tutta la nostra attenzione. Ci dichiariamo pertanto favorevoli all’obiettivo regionale comune di migliorare gli effetti e i servizi delle nostre foreste e di garantirle e salvaguardarle attraverso la cooperazione transfrontaliera”.

Immagini e intervista a cura dell’Ufficio Stampa Tirolese

(a.bg.)

(sil.me)



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