“Perché avete accettato l’accordo nell’UE?” – .

“Perché avete accettato l’accordo nell’UE?” – .
“Perché avete accettato l’accordo nell’UE?” – .

Feltri attacca il ministro Tajani: “Perché ha accettato il pasticcio in Ue?”

Un editoriale di fuoco firmato oggi da Vittorio Feltri contro Antonio Tajani. Secondo il direttore editoriale del quotidiano, infatti, il vicepremier non è altro che una costola della sinistra europea. Dove invece dovrebbe seguire Giorgia Meloni e non fare il gioco di Elly Schlein e della sinistra “gongolante”.

Ecco cosa ha scritto: «Meloni, nella seduta di giovedì del Consiglio europeo dei 27, si è ribellata e si è astenuta su von der Leyen («per rispetto di Forza Italia», che è il pilastro locale del Ppe), e bocciando le altre. Ho capito un po’ di cattiveria in quel preteso rispetto per l’alleato di governo. Un modo per farlo sapere: Caro Tajani, è impossibile che tu non fossi a conoscenza di quell’incontro che escludeva non tanto me, ma l’Italia – sei o non sei un leader del PPE?: perché hai accettato l’accordo?

Meloni ha ragione ad essere furiosa? Ovvio. Se la sovranità appartiene ai popoli europei, non si capisce perché l’umiliazione dell’Italia, fondatrice dell’Ue, terza per abitanti e Pil, nonché governata dall’unica maggioranza emersa dalle recenti consultazioni, sia preordinata. Le elezioni dovrebbero essere fatte apposta per dare accesso alla nostra cabina di regia a chi ha vinto e negarlo a chi è stato sconfitto. Invece, chi è stato infangato dal suo stesso popolo, cioè i leader di Germania e Francia, Scholz e Macron, torna al comando come se nulla fosse successo. Non solo loro: anche le formazioni continentali di cui fanno parte, socialisti e liberali, sono uscite dalle urne scheletrizzate. Invece, il Partito Popolare Europeo, i Conservatori e Riformisti (FdI-Meloni) e la destra identitaria di Le Pen di cui fa parte la Lega sono cresciuti proprio come in Italia.

Apetta un minuto. Una piccola domanda. Il Partito Popolare Europeo è il fulcro del centrosinistra in Europa, il suo dominus, e in questa veste imperiale lascia fuori dalla porta, nell’anticamera dei valletti, il governo di centrodestra italiano al quale fornisce uno dei suoi leader in il ruolo di vicepremier? Abbiamo capito bene? Tradotto: Forza Italia a sinistra a Bruxelles e a destra in Italia, magari per convincere gli altri al governo ad allinearsi con i capisquadra alleati di Schlein?

Leggo che Tajani ha confermato che Forza Italia voterà all’unanimità per von der Leyen al Parlamento europeo. Con questa motivazione: “È emersa una chiara distinzione tra rapporti tra partiti e rapporti tra paesi. Quindi non c’è stato alcun isolamento dell’Italia, se vogliamo fare un’analisi obiettiva”. Preferisco la mia analisi soggettiva. Il bene dell’Italia è superiore ai bisogni del partito, se questo partito indebolisce il governo di cui è parte essenziale. Caro Antonio, non vedi come esultano Elly Schlein e tutta la sinistra? Non sono sorpreso. C’è una coerenza da avvoltoio in questo volere il male in Italia per nuocere agli avversari interni. È la logica comunista del peggio è, meglio è. Berlusconi ci ha mostrato qualcos’altro.

Invito Tajani ad un atto salvifico di pirateria, ad una gloriosa incursione che politicamente impropriamente chiamerei X Mas. Mi rendo conto che un salto felino spezzerebbe l’incantesimo della silenziosa carriera europea dell’attuale capo di Forza Italia. È arrivato ai vertici del Parlamento di Strasburgo, adagiato nell’ovatta del PPE predispostagli da Berlusconi. Se Silvio fosse vivo ruggirebbe, ma poiché il simbolo è ancora nel suo nome, lo fa anche da morto. Facendo un salto al mausoleo di Arcore, Tajani sentirebbe un brivido attraversare l’urna delle sue ceneri. Berlusconi è riuscito a far inserire Forza Italia nel Partito popolare europeo, a dispetto dei democristiani di sinistra, ma non certo a fare il cavalier servente della supremazia tedesca. Sfida te stesso e il presidente del Ppe, anche lui tedesco, Manfred Weber. Dai un ultimatum, caro Antonio. Sei ancora in tempo. O si apre in modo chiaro e ufficiale al nostro alleato Presidente del Consiglio oppure si sceglie di tutelare l’Italia anche a costo di negare il voto a Ursula.

Secondo me Ursula cede. Comunque vada, però, caro vicepremier, i suoi elettori la porterebbero in giro sulla sedia gestatoria. Anche a te dedicherei un salamelecco, anche a costo di spaccarmi la schiena”.

Dura reazione del partito azzurro: “Superficiali e distratti, vittime di una confusione senile”. “L’articolo di oggi di Vittorio Feltri non entrerà nella top ten dei suoi scritti. Evidentemente per superficialità o distrazione ha scritto cose che ignorano la realtà. Il ruolo del Ppe e in particolare quello di Tajani sono preziosi per il Governo italiano e direi in particolare per Giorgia Meloni, immagino in questi giorni grata per quanto stanno facendo Antonio Tajani e Forza Italia nel Ppe e nel contesto europeo. Le cose sono un po’ più complicate di come le descrive Feltri, che evidentemente ha scritto, in un momento di euforia serale, il suo articolo. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.

“In Europa – ricorda – non si tratta solo di Stati, ma anche di formazioni politiche. Il Ppe è il cardine del centrodestra. E Forza Italia è preziosa per l’Italia e all’interno del Ppe. E Tajani ha posto con forza all’interno del Ppe e in tutti i contesti in cui gode di grande prestigio (essendo stato Commissario europeo, Vicepresidente della Commissione europea, Vicepresidente e poi Presidente del Parlamento europeo, ancora Vicepresidente del Ppe), il tema del rispetto per l’Italia, per il quale chiediamo al vicepresidente della Commissione e una delegazione di grande peso per Raffaele Fitto che, peraltro, fa parte del Governo Meroni e del partito guidato da Giorgia Meloni sa tutte queste cose ed è certamente grato ad Antonio Tajani per quello che sta facendo”.

“Forse non ha informato Vittorio Feltri di tutto quello che sta succedendo. Il che gli avrebbe permesso di scrivere un articolo, non basato sui suoi impulsi, ma sulla realtà dei fatti. Meno male che Forza Italia c’è. Meno male che il PPE c’è. Meno male che c’è Tajani. Che Feltri non lo sappia poco conta. Invece lo sanno bene Giorgia Meloni e tutti gli alleati del centrodestra italiano. Noi – conclude Gasparri – ci chiamiamo Forza Italia e con sobrietà, da ogni prospettiva, sappiamo difendere l’Italia. E siccome io e Tajani siamo anche giornalisti, potremmo scrivere un articolo più informato e più lucido di quello dell’altrimenti stimatissimo Vittorio Feltri. Chi ha commesso un errore in un articolo. Fa sempre in tempo a scusarsi per tutte le sciocchezze che ha costretto a pubblicare un giornale importante”.

 
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