È salito sopra i 144 punti base, raggiungendo il massimo di un mese, lo Spread BTP-Bund a 10 anni stamattina tardi. Il rendimento del decennale italiano è stato al 3,83% contro il 2,39% di quello tedesco. Nelle ultime settimane lo spread si era spinto fino a quasi 115 punti, il livello più basso da novembre 2021. Ciò significa che da allora c’è stato un nuovo ampliamento di un quarto di punto percentuale. Il mercato sovrano ha subito una correzione in seguito alla corsa dei prezzi degli ultimi mesi. IL taglio del tasso di interesse è previsto per giugno, mentre in precedenza gli investitori puntavano già a marzo o aprile.
Incerto il taglio dei tassi a giugno
In realtà, le probabilità che la Federal Reserve lasci invariato il costo del denaro a giugno sono in aumento. Il mercato valuta questo scenario al di sopra del 37%. Lo spread BTp-Bund è aumentato a causa delle aspettative meno accomodanti. Anche la Banca Centrale Europea (BCE) potrebbe decidere di rinviare il taglio dei tassi, anche se questa prospettiva appare oggettivamente difficile dopo che dal board sono arrivati chiari segnali in tal senso anche da parte dei “falchi”.
Il deficit oscura l’inflazione
E proprio questa mattina Eurostat ha diffuso i dati in meritoinflazione nell’Eurozona per il mese di marzo. Sorprendentemente è sceso al 2,4% dal 2,6% di febbraio. Gli analisti si aspettavano una stima invariata. Anche l’inflazione core è scesa dal 3,1% al 2,9%, al di sotto delle previsioni. E questo depone a favore di un taglio dei tassi a giugno. In teoria ciò dovrebbe ridurre lo spread BTp-Bund. Se ciò non avviene è perché il mercato dà sostanzialmente per scontato che la Bce intervenga tra qualche mese. Goldman Sachs ha appena rivisto le sue previsioni di fine anno da 175 a 150 punti base, sostanzialmente rafforzando i titoli di stato italiani.
Ciò che probabilmente hanno avuto un impatto negativo oggi, però, sono state le parole pronunciate dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, secondo cui “è certo che la Commissione chiede l’avvio del processo procedura di infrazione contro l’Italia per deficit eccessivo”, così come per numerosi altri Stati europei.
Quest’anno è tornato in vigore il Patto di Stabilità, seppure in una versione rivista. Impone un tetto al deficit pari al 3% del Pil. E l’Italia ha chiuso il bilancio dello Stato con un deficit stimato preliminarmente al 7,2%, superiore al 5,3% stimato dal governo, a causa del Superbonus.
Opportunità di acquisto in aumento dello spread BTp-Bund
L’impennata dello spread BTp-Bund non dovrebbe essere troppo impressionante. Fa parte di quella volatilità dei prezzi che spesso si verifica alla vigilia di decisioni importanti. Potrebbe rappresentare un’opportunità per entrare nel mercato obbligazionario in previsione dell’allentamento monetario. Il nuovo BTp a 10 anni, scadenza 1 luglio 2034 e cedola 3,85% (ISIN: IT0005584856) si acquista intorno alla pari in questi orari: 100,16. Era costato oltre 102 nelle sedute successive alla sua emissione di fine febbraio. Una settimana fa era ancora vicino ai massimi. Il recente deprezzamento lo rende più appetibile, con una cedola netta effettiva del 3,36%.
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