Decreto Concessioni, al Senato sono allo studio nuovi bonus edilizi – .

Decreto Concessioni, al Senato sono allo studio nuovi bonus edilizi – .
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Il panorama delle agevolazioni fiscali legate all’edilizia, dalle detrazioni del superbonus al bonus per le barriere architettoniche fino al bonus sisma, potrebbe presto subire importanti cambiamenti. Durante conversione del decreto 39/2024, in discussione al Senato, sono allo studio proposte che potrebbero estendere a quindici anni la finestra temporale per il recupero di tali benefici. Questa mossa, se attuata, potrebbe avere un impatto positivo sulle finanze pubbliche.

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha fornito chiarimenti sul disegno di legge in un’importante audizione alla VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato. Ruffini ha presentato un quadro dettagliato delle novità introdotte dal D.Lgs. n. 39/2024, evidenziando però come tale decreto abbia ulteriori valenze limitati i casi in cui è possibile esercitare le opzioni di sconto in fattura e di cessione del creditogià disciplinata dal precedente decreto “Rilancio”.

Tecnici al lavoro, c’è ancora tempo

Al momento si stanno esaminando possibili emendamenti e c’è ancora tempo prima delle votazioni sul decreto 39/2024, che inizieranno il 6 maggio. Resta da chiarire per i quali verrà richiesta la proroga del periodo di recupero dei beneficima al momento i crediti d’imposta riguardano soprattutto il superbonus, il bonus per le barriere architettoniche e il bonus sisma.

Al centro delle discussioni c’è la combinazione di due strumenti, il credit spread e il deduction spreader, entrambi già utilizzati in passato dal governo. Questi strumenti, tornati ora all’attenzione dei tecnici, potrebbero contribuire a rendere i bonus casa più sostenibili sia per i conti pubblici che per i contribuenti, consentendo loro di allungare il periodo di recupero delle agevolazioni fino a dieci o quindici anni invece degli attuali quattro.

Limiti ed eccezioni

Ruffini ha precisato che l’articolo 1 del provvedimento ridefinisce l’ambito di operatività delle esenzioni previste dal decreto legislativo n. 11/2023, stabilendo limiti precisi. Tra le principali disposizioni si evidenzia, ad esempio, il divieto di esercizio delle opzioni di sconto in fattura e di cessione del credito per Iacp, cooperative di abitazione a proprietà indivisa, onlus, Odv e Aps.

Tali opzioni, inoltre, sono consentite solo per gli interventi del Superbonus su immobili danneggiati da eventi sismici o meteorologici, con precise limitazioni territoriali e disponibilità di fondi.

È previsto un regime transitorio per tutelare i contribuenti che avevano già avviato procedure che contano sulla possibilità di ottenere uno sconto in fattura o di cedere il credito.

Il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti non esclude possibili interventi sul bonus casa, sottolineando l’importanza di migliorare il bilancio pubblico. Necessità confermata anche dal Documento di Economia e Finanza (Def), che punta a ridurre il deficit al di sotto del 3 per cento del Pil entro il 2026.

Nuove regole per il Superbonus

Il decreto “Concessioni” delinea novità limitazioni all’utilizzo delle opzioni relative agli interventi per le barriere architettoniche. Esistono condizioni precise per la cessione del credito o dello sconto in fattura, tra cui requisiti di reddito per le persone fisiche e scadenze precise per la presentazione delle richieste di agevolazione.

Gli ingegneri governativi stanno esaminando da vicino il problemi di cassa derivanti dalle ingenti erogazioni previste per i prossimi anni legate alle rate dei già previsti bonus casa. Parliamo di cifre considerevoli, considerato che vengono gestiti una montagna di crediti d’imposta pari a 219 miliardi di euro.

Monitoraggio e prevenzione

La disposizione introduce inoltre misure di monitoraggio della spesa pubblica, obbligando alcuni soggetti a trasmettere specifiche informative relative agli interventi agevolati. Inoltre, sono previste sanzioni in caso di mancato rispetto di tali obblighi.

 
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