“Nel 2026 la crescita italiana crollerà al +0,2% a causa dello stop al Superbonus e dei minori stimoli del Pnrr” – .

“Nel 2026 la crescita italiana crollerà al +0,2% a causa dello stop al Superbonus e dei minori stimoli del Pnrr” – .
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La crescita dell’Italia nel 2024 e nel 2025 sarà intorno allo 0,7% “grazie ai programmi di investimento” e con il contributo della politica di bilancio. Ma nel 2026 crollerà allo 0,2% «con il Superbonus in esaurimento e il Pnrr che continuerà ad esistere ma non con tanta forza». Il Fondo monetario internazionale, […]

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crescita d’Italia nel 2024 e nel 2025 sarà di circa 0,7% “grazie ai programmi di investimento” e con il contributo della politica di bilancio. Ma nel 2026 crollerà allo 0,2%” con il Superbonus che raggiunge l’esaurimento e il Pnrr che continua ad esserci ma non con così tanta forza”. IL Fondo monetario internazionale, che già due giorni fa aveva tagliato le previsioni sul Pil della Penisola, ora allarga l’orizzonte di analisi e prospetta un quadro fosco. Molto diverso da quanto delineato dal governo Documento di economia e finanzasecondo cui il Pil crescerebbe dell’1% quest’anno grazie ad una spinta addirittura dello 0,9% derivante dal maxi credito d’imposta definitivamente fermato con l’ultimo decreto sulle agevolazioni fiscali in edilizia, nel 2025 segnerebbe un +1,2% e poi scendono solo leggermente al +1,1%.

Helge Berger, vicedirettore del Dipartimento europeo del Fondo, nella conferenza stampa sul Regional Economic Outlook for Europe ha chiarito che le politiche che verranno adottate nei prossimi anni potranno ancora cambiare in meglio la situazione: “L’Italia potrebbe assicurarsi che il riforme strutturali le parti interne sono in ordine. C’è molto lavoro da fare in termini di riforme infrastruttura e dell‘istruzione. Questi sforzi faranno la differenza se proseguiti maggiore slancio“. A poco, però, aiuterà il ricorso al debito, strada che di fatto all’Italia sarà preclusa dalle regole del nuovo Patto di Stabilità.

In generale, “il basso potenziale di crescita resta il tallone d’Achille dell’Europa”, avverte il Fondo, sottolineando che nel Vecchio Continente è tempo di consolidare i conti pubblici con l’obiettivo di rafforzarne la sostenibilità. “Profonde riforme di bilancio sarà necessario per far fronte alle pressioni di spesa legate alla linvecchiamento della popolazionele esigenze di difesa e finanziamenti per transizione verde. Le riforme strutturali per aumentare la crescita pro capite dovrebbero essere parte della soluzione”.

Tag: Internazionale Fondo Monetario Italiano crescita crollo scadenza stop Superbonus stimolo Pnrr

 
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