Registro nazionale pneumatici, nasce lo strumento per la gestione dei pneumatici fuori uso – .

Il registro nazionale dei produttori e degli importatori di pneumatici. Il nuovo strumento è stato istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con l’obiettivo di agevolare e garantire la gestione dei pneumatici fuori uso (PFU). Il ministro Gilberto Pichetto spiega che il Registro dei Pneumatici è uno strumento fondamentale per garantire una gestione adeguata e sostenibile dei pneumatici non più utilizzabili.

Secondo il decreto, i soggetti tenuti ad iscriversi all’Albo devono farlo per via telematica attraverso il portale messo a disposizione dalle Camere di Commercio.

Come funziona il registro

Sul portale dedicato, operatori del settore, pubbliche amministrazioni e cittadini hanno la possibilità di accedere ad un’ampia gamma di informazioni relative alla gestione dei pneumatici fuori uso (PFU). Queste informazioni includono non solo dati statistici riguardanti la raccolta e il trattamento dei PFU, ma anche elenchi completi delle aziende registrate coinvolte in questo processo.

Attraverso l’accesso al “Area riservata“, le aziende sono in grado di inviare le informazioni necessarie per l’iscrizione al registro e di comunicare regolarmente i dati relativi ai pneumatici immessi sul mercato e quelli raccolti al termine del loro utilizzo.

Inoltre, secondo quanto previsto dal provvedimento, anche coloro che operano nella vendita a distanza di pneumatici sul territorio nazionale sono tenuti a adempiere agli obblighi gestionali e devono garantire la visibilità del proprio numero di registrazione al Registro sul proprio sito web. Tali informazioni dovranno essere tempestivamente comunicate alle piattaforme online utilizzate per la vendita a distanza, garantendo così maggiore trasparenza e tracciabilità nel processo di gestione dei pneumatici.

Raccolta pneumatici, dati 2023

Dalla trasformazione degli pneumatici fuori uso in risorse che possono contribuire alla tutela dell’ambiente può nascere una nuova economia. Ecopneusun’organizzazione no-profit, impegnata nella raccolta e nel riciclo dei pneumatici giunti a fine vita, a gennaio ha comunicato i dati 2023 legati al recupero e riciclo dei pneumatici fuori uso: su tutto il territorio nazionale si sono verificati raccolto oltre 187mila tonnellate di pneumatici fuori usosuperando del 12% gli obiettivi prefissati.

Questi eccezionali risultati hanno consentito a Ecopneus di raggiungere gli straordinari obiettivi fissati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, affrontando con successo le sfide del sistema nazionale di raccolta dei PFU. Sono state completate oltre 65.800 missioni di raccolta più di 23mila gommisti e altri punti di generazione dei PFU, a dimostrazione dell’efficacia operativa di Ecopneus su scala nazionale.

Ben 127 milioni di euro risparmiati con il riciclo dei pneumatici fuori uso

Il sistema di riciclo gestito da Ecopneus si distingue come esempio di sostenibilità e innovazione nel settore. La gomma ottenuta dal riciclo dei PFU rappresenta una risorsa preziosa, ampiamente utilizzata in diverse applicazioni in tutto il mondo, come superfici sportive, asfalti sicuri e duraturi, isolamenti acustici e arredo urbano. Il mercato della gomma riciclata è in continua crescita ed Ecopneus è attivamente impegnata nell’individuazione di nuove linee e settori applicativi attraverso un continuo lavoro di Ricerca e Sviluppo.

L’attività di riciclo gestita da Ecopneus genera notevoli benefici economici per l’Italia. Solo nel 2022 la gestione responsabile dei PFU ha prodotto a risparmio di 127 milioni di euro e ha contribuito a ridurre le emissioni di CO2 di 300mila tonnellate. Inoltre sono stati risparmiati 1,5 milioni di metri cubi d’acqua e sono state evitate 336.000 tonnellate di materie prime. La filiera Ecopneus ha generato nel 2022 59,8 milioni di euro, di cui 51,7 milioni sono stati destinati ai servizi delle imprese della filiera, contribuendo così a stimolare il settore e a creare occupazione.