contratto di solidarietà per 1.174 lavoratori Stellantis fino alla chiusura estiva – .

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Produzione A Mirafiori rallentare di nuovo. A pochi giorni dall’allungamento del cassa integrazione fino ai primi giorni di maggio arriva un altro segnale della crisi che attraversa la fabbrica Stellantis. Per 1.174 dipendenti impiegato sulla linea di 500 elettrici scatta il patto di solidarietà dal 23 aprile al 4 agosto, ovvero alla vigilia della chiusura estiva del sito. Una mossa “difensiva” che lo taglierà stipendi di circa il 20%, una misura simile a quella che già riguarda i 986 operai di linea Maserati.

“La firma è necessaria per preservare il massimo possibile di lavorigarantire un percorso di transizione dignitosa e per la migliore tutela del reddito. Tuttavia è sempre più urgente che il governo intervenga con uno politica industriale ad hoc per il settore e che tutti i 500 modelli siano destinati a Mirafiori al più presto”, ha commentato il segretario di Fismic Torino, Sara Rinaudo.

La Fiom sottolinea come la firma dei sindacati sia arrivata “esclusivamente per garantire il sostegno al reddito” dei lavoratori ma precisa di aver chiesto all’azienda di integrare le perdita salariale: “Dobbiamo fermare tutto questo calvario, è ora di fermare l’uso degli ammortizzatori sociali”. Che ormai sono diventate strutturali a Torino. “L’unica via è per l’amministratore delegato Tavares – ribadisce Edi LazziSegretario della Fiom di Torino – decide di rispondere alle nostre richieste di aprirne uno vera trattativa mettere il nero su bianco a progetto credibile per il rilancio di Mirafiori”.

La produzione della 500 con motore elettrico crollò di poco nei primi due mesi dell’anno 12mila auto riuniti a Torino, il 50% in meno di quelli usciti da Mirafiori nello stesso periodo del 2023. Il modello ha capienti difficoltà sul mercatocome dimostrano i dati di vendita, anche grazie all’andamento di uno batteria “fatto in casa” come ha annunciato l’amministratore delegato Carlo Tavaressaranno rivisti nella speranza di renderli più attraenti.

Il taglio previsto nel piano incombe anche su Mirafiori esodo incentivatofirmato da tutti sindacati tranne il Fiom-Cgilche prevede 1.520 uscite tra operai e dipendenti. Circa un sesto delle offerte previste sono già state accettate dai lavoratori carrozzerie nell’aspettativa che l’impianto non trovi un rilancio, nonostante il rassicurazioni di Tavares, e che si apriranno nuove finestre condizioni peggiori.

Da mesi i sindacati chiedono al governo un intervento chiaro, direttamente da parte dei Palazzo Chigisull’amministratore delegato affinché concordi una strategia che garantisca livelli occupazionali nelle fabbriche italiane e il ritorno alla produzione di alcune Modelli. L’obiettivo annunciato dal ministro Adolfo Urso è quello di un milione di veicoli – compresi quelli commerciale – da produrre in Italia. Un quinto dovrebbe lasciare Mirafiori per garantire i posti di lavoro attuali.

Al di là di generiche dichiarazioni di impegni, Stellantis finora non ha fornito risposte, anzi continua a trarne profitto incentivi. E lei sta spingendo sul reti di sicurezza sociale vista la scarsità di vendite del modello prodotto a Torino. Ormai è certo che non cambierà nulla fino al 4 agosto, poi arriverà pausa estiva. Resta da vedere cosa accadrà dopo settembre. Gli scenari, al momento, non sembrano rassicuranti.

 
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