(di Emiliano Latino). Se il primo era buono, il secondo era ancora più succulento Triesteche ancora una volta conquista il Pala Gianni Asti 84-87 e lo porta al 2-0 nella serie che vale il passaggio alle semifinali playoff di A2. La squadra di Christian gioca al top e al gattooppure, anche se dovesse “sporcarsi le mani” per ottenere una vittoria in finale, il che costituisce una seria minaccia e forse la cera sul fondo quando si passerà il turno successivo.
Ciani trova il Kennedy dei tempi migliori (ma il peggiore Cusin dell’anno) e la forza di un gruppo che non ha mai mollato gli ormeggi. Infatti, quando è stato il momento giusto, ha premuto il piede sull’acceleratore, andando oltre i suoi limiti. E portare questo Trieste a soffrire fino agli ultimi secondi, se non è un’impresa, ci siamo vicini.
Tutto si può dire tranne che il Torino non ha gettato il cuore oltre l’ostacolo per provarle tutte e riaprire una serie che da subito sembrava rasentare l’impossibile. Si poteva fare di più, molto di più, ma non oggi. Solo una tripla di Brooks a 18” dalla sirena è riuscita a smorzare l’entusiasmo dei 1400 presenti allo stadio.
Venerdì ci si sposta al PalaTrieste per gara 3 e ai torinesi servirà un miracolo per riaprire i giochi. Trieste ha due match point che difficilmente si lascerà scappare.
La partita
Nel 1° quarto il Torino si affida ai due americani, soprattutto al redivivo Kennedy (8 punti), che rispondono subito. L’intensità e il ritmo incessante hanno segnato i primi 10 minuti in cui entrambe le squadre hanno risposto colpo su colpo agli avversari. Ciani e Christian si danno battaglia fino alla prima sirena, che vede gli ospiti al comando 18-24, con il super Reyes che mette a segno 10 punti.
Si è segnato poco nei primi minuti del 2° quarto: qualche errore di troppo nelle scelte offensive di entrambe le squadre ha penalizzato lo spettacolo in campo. Brooks ancora nell’ombra costringe i compagni a soluzioni che portino la palla in segmenti con maggiore frequenza.
Candussi grazie. Il vantaggio in doppia cifra dei Trieste si alterna ad alcuni rilanci gialloblù che non possono fare a meno di inseguire.
Nella ripresa il Torino rientra prepotentemente in partita con un paio di triple dei suoi americani, con l’intelligenza e i punti di Vencato che cambiano radicalmente l’inerzia del match. All’intervallo gli ospiti erano avanti di un solo possesso 44-46.
L’inizio del 3° quarto per la Reale Mutua è tosto: la squadra di Ciani, guidata da un ottimo Kennedy, riesce sempre a stupire quando si tratta di lottare per le prime posizioni. Trieste serra le fila, trova un minimo di equilibrio e punti in attacco, ma ora è tutta un’altra partita (52-55 al 5′).
Giunto al ventello, è ancora una volta l’americano gialloblù a prendere per mano i compagni. La sfida si fa nervosa e il trio in grigio punisce le proteste del Torino con due tecnici (Ciani e Cusin).
Si deciderà tutto nell’ultimo tempo: Trieste è ancora avanti 65-70 con la tripla di Ferrero sulla sirena che mette a tacere l’arena torinese.
Il Torino non si arrende e anche nella prima parte dell’ultimo quarto costringe Trieste ai supplementari. Guidati da capitan De Vico, ritrovano la parità di punteggio e la speranza di portare a casa i due punti.
Christian si irrigidisce e lancia qualche occhiataccia ai suoi, che sembrano sedersi sugli allori (72-74 al 5′).
Senza Cusin, uscito per 5 falli alla fine del quarto precedente, è stato Poser (autore di una grande prestazione) a tirare sotto la balaustra. Troppi errori dal perimetro per i padroni di casa che farebbero bene a ragionare diversamente su alcune soluzioni offensive.
È punto su punto fino alla fine e serve una tripla di Brooks per rimescolare le carte e regalare la vittoria agli uomini di coach Christian.
