la bozza in CDM – .

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Tredicesimo un po’ più pesante per me redditi più bassi: per i dipendenti con reddito fino a 15.000 euro è previsto un aumento di 80 euro il tredicesimo. Questo è ciò che bozza previsto martedì 23 aprile mobiletto.

Irpef, tredicesimi più pesanti per i redditi bassi

Salvo modifiche dell’ultimo minuto, il calendario di lavoro prevede una riunione tecnica preparatoria nella mattinata. Poi nel pomeriggio si passerà al Consiglio dei ministri vero e proprio.

La bozza contiene il decreto legislativo del revisione del regime Irpef e Ires. Il provvedimento riguarda il 2024 “nelle more dell’introduzione strutturale di un regime fiscale sostitutivo dei redditi da lavoro dipendente relativi alla tredicesima mensilità”, come si legge nel testo. L’entità dell’aumento sarà successivamente definita con a decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze da adottare entro il 15 novembre 2024. Nelle sue decisioni il Ministero terrà conto delle maggiori entrate derivanti dall’accordo preventivo biennale sulle partite Iva.

Sempre sul fronte Irpef, si conferma la volontà del governo di applicare le tre aliquote anche per il 2025, in attesa che si trovino le coperture per realizzare quello che nel lungo termine è il vero obiettivo del governo guidato da Giorgia Meloni, ovvero l’attuazione dell’aliquota unica. E viene confermato anche il taglio del cuneo fiscale. Sono queste le anticipazioni della Def che indicano quale direzione prenderà la Manovra per l’approvazione a dicembre 2024.

Bonus di rendimento tassati al 10%

Ma non è tutto: la bozza prevede poi imposta al 10% IL premi di risultato pagato a partire dal 1 gennaio 2025di tetto Di 3.000 euro. Come precisato, “salvo espressa rinuncia scritta del dipendente”, i premi di risultato “sono soggetti ad imposta sostitutiva” nella misura “pari al 10%, entro il limite complessivo di 3.000 euro lordi”. E lo stesso regime si applica “alle somme versate sotto forma di partecipazione agli utili della società”. L’ultima manovra del governo Meloni aveva tassato al 5% premio di risultato, misura che conferma quanto già stabilito per il 2023.

Il provvedimento dovrebbe avviare la prima attuazione della delega fiscale per i redditi di lavoro autonomo, dipendente, agricolo e altri redditi.

La nota del viceministro Maurizio Leo

Ma per essere sicuri che i desideri del governo corrispondano poi alle misure effettivamente approvate bisognerà avere ancora pazienza. È lo stesso vice ministro Maurizio Leoil vero artefice della riforma fiscale del governo Meloni, a mettere le mani avanti smentendo le diverse bozze circolate nelle redazioni dei giornali: “Le bozze che circolano in queste ore in alcuni organi di stampa, relative al decreto legislativo sulla revisione del il regime dell’Irpef e dell’Ires, non corrispondono alla verità. Il provvedimento – prosegue il viceministro – è ancora soggetto al vaglio degli uffici competenti. Stiamo lavorando per elaborare un decreto che sia compatibile con le esigenze dei contribuenti e allo stesso tempo rispettoso dell’equilibrio della finanza pubblica”.

Tag: riforma Irpef tredicesima aumento redditi euro bozza CDM

 
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