inizia lo sciopero – .

Sono pronti a manifestare i dipendenti del supermercato Crai di via Balzella, ceduto al marchio cinese Mood Maison, società che gestisce il Mercatone di Cesena. L’annuncio del presidio, previsto per martedì mattina alle 12.30, è arrivato dopo la fumata nera del tavolo delle trattative tra sindacati, Amaco Crai e Mood Maison. Mirela Koroveshi (Filcmas Cgil), Matteo Fabbri (Fisascat Cisl) e Anna Lisa Pantera (Uiltucs Uil) comunicano che “l’azienda entrante ha dichiarato l’esodo di quasi il 50% del proprio personale”.

“Siamo indignati, i nostri timori si sono rivelati veri – continuano i sindacalisti -. Questo passo ha presupposto subito la perdita di professionalità dei dipendenti coinvolti e lunedì, dopo vari incontri e insistenze di chiarezza da parte nostra, è calato il sipario ed è stata dichiarata la disponibilità ad assumere 12-14 lavoratori rispetto ai 21 coinvolti. E’ inaccettabile che ancora una volta siano i lavoratori a rimetterci, e non permetteremo che ciò accada! e i nostri avvocati affinché ognuno si assuma le proprie responsabilità.

È stata così proclamata una giornata di sciopero per l’intero turno di lavoro. “All’interno del negozio sono presenti lavoratori con anzianità fino a 30 e 38 anni, con un’età che varia dai 50 ai 62 anni, con limitazioni dovute anche a lavori faticosi e responsabilità familiari importanti, alcuni monoreddito che hanno lavorato per un vita al supermercato e che non meritano certo questo trattamento – concludono i sindacalisti – Abbiamo paura che questa possa essere la prima di tante altre attività commerciali che chiudono a causa dell’apertura selvaggia avvenuta negli ultimi anni a Forlì”.

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Anche il Comitato NoMegastore ha espresso “la massima vicinanza” ai dipendenti, dicendosi “dispiaciuto nell’apprendere quanto la massiccia e schiacciante presenza di attività commerciali dello stesso settore tutte vicine a via Bertini, che nel giro di pochi anni ha visto l’apertura di altri tre importanti punti vendita di altrettanti marchi della grande distribuzione cominciano a rivelare la loro nocività, in primis nei confronti degli stessi lavoratori”. Il comitato conclude: “La dequalificazione e l’inevitabile riduzione del personale è qualcosa per cui tutti dovremmo mobilitarci e far sentire la nostra voce. Noi non ci arrendiamo e martedì saremo al fianco dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali, per dimostrare la nostra solidarietà”.