Antiriciclaggio, la Sesta Direttiva Antiriciclaggio rende accessibili i registri e inasprisce le sanzioni – QuiFinanza – .

Antiriciclaggio, la Sesta Direttiva Antiriciclaggio rende accessibili i registri e inasprisce le sanzioni – QuiFinanza – .
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La recente approvazione del Sesta Direttiva europea antiriciclaggio costituisce un passo importante verso la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. La direttiva, ratificata in prima lettura dal Parlamento Europeo a Strasburgo, arriva in un momento di fervente discussione giudiziaria sull’accesso al Registro dei titolari effettivi in ​​Italia e promette di ridefinire gli standard di pubblicità e controllo nei 27 Paesi dell’Unione Europea .

Questo nuovo strumento normativo porta con sé una serie di obblighi aggiuntivi per le imprese obbligate, comprese le banche, al fine di rafforzare il contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

Registri aperti e consultabili

Uno degli elementi salienti della Sesta Direttiva è l’accento posto sulla massima trasparenza nei registri dei titolari effettivi, che saranno ora accessibili non solo ai giornalisti e alle organizzazioni della società civile, ma anche alle persone e agli enti interessati a trattare con persone giuridiche. Questa apertura è essenziale per incoraggiare una maggiore vigilanza e prevenire attività illecite.

Un’altra novità riguarda la pubblicazione dei registri relativi ai super-ricchi, coloro che sono attratti dalle politiche fiscali nazionali o dai “diritti di soggiorno in cambio di investimenti”. Gli Stati membri dovranno effettuare controlli rigorosi sull’origine dei fondi e dei beni dei richiedenti, pubblicando rapporti annuali dettagliati sui rischi di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo legati a queste pratiche.

Controlla anche le proprietà

La direttiva si estende anche al settore immobiliare, riconoscendo il ruolo cruciale del settore immobiliare nel facilitare il riciclaggio di denaro. Gli Stati membri sono ora tenuti a concedere alle autorità competenti l’accesso diretto ai registri immobiliari per consentire un monitoraggio efficace e in tempo reale delle transazioni immobiliari.

La questione degli IBAN virtuali

Inoltre, la Sesta Direttiva introduce nuove disposizioni in materia la registrazione e la condivisione degli IBAN virtuali, utilizzato per reindirizzare i pagamenti verso conti bancari o di pagamento fisici. Tali misure mirano a contrastare l’uso illecito degli IBAN virtuali nelle attività di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, garantendo una maggiore tracciabilità delle transazioni finanziarie transfrontaliere.

Il punto di contatto centrale per le risorse crittografiche

Infine, per ridurre le vulnerabilità legate alle cripto-attività e ai fornitori di servizi finanziari, gli Stati membri dovranno istituire un “punto di contatto centrale”. Questa misura, ispirandosi agli schemi adottati dall’Unione Europea con le multinazionali dell’hi-tech, mira al miglioramento cooperazione e scambio di informazioni tra le autorità competential fine di prevenire potenziali abusi finanziari.

Sanzioni più severe

Rispetto alla precedente versione della direttiva si è assistito ad un ampliamento del campo di applicazione degli obblighi e delle sanzioni a carico delle società che gestiscono transazioni finanziarie. In particolare, i requisiti sono stati armonizzati in tutti i paesi dell’UE, richiedendo la cooperazione transfrontaliera e la possibile persecuzione dei trasgressori all’interno di un’unica giurisdizione europea.

Una novità significativa è rappresentata dalelenco ampliato di 22 reati presupposto, includendo ora per la prima volta la criminalità informatica. Ciò significa che le aziende che operano nell’ambiente FinTech devono rafforzare le misure di identificazione dei clienti e antiriciclaggio per mitigare il rischio di non conformità.

La Sesta Direttiva AML stabilisce inoltre a maggiore responsabilità individuale, consentendo ai singoli decisori all’interno delle organizzazioni di essere perseguiti per reati quali il favoreggiamento o il favoreggiamento del riciclaggio di denaro. Inoltre, tutte le persone giuridiche, comprese le società di persone, saranno ritenute penalmente responsabili per aver consentito attività illecite nell’ambito delle loro operazioni.

Le sanzioni sono state notevolmente aumentate, con una pena detentiva minima di quattro anni per riciclaggio di denaro. Sono stati inoltre ampliati i poteri giudiziari per imporre sanzioni individuali e limitare l’accesso alle finanze pubbliche per scoraggiare i riciclatori di denaro e i loro facilitatori.

 
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