Proposta folle per cercare di incentivare il mercato sostenibile delle auto elettriche: l’idea arriva dal Paese mitteleuropeo.
Da tempo l’Unione Europea cerca di incoraggiare il più possibile i cosiddetti transizione ecologica. Cioè il passaggio all’adozione il più possibile dei mezzi di trasporto sostenibile possibile, così da evitare il caos dell’inquinamento che sta danneggiando la natura, l’aria e l’ecosistema in generale.
Alcune regole generali sono già state dettate, con la richiesta alle case automobilistiche di farlo produrre sempre più veicoli elettrici o ibridi, accantonando invece i motori a combustione interna, cioè quelli con il più alto tasso di inquinamento. Un processo non semplice, visto che in alcuni Paesi europei la transizione procede a rilento.
Uno degli stati in cui è difficile adattarsi al cambiamento automobilistico è Francia. Proprio per questo il governo di Emmanuel Macron ha deciso di proporre una legge per ridurre l’impronta di carbonio delle flotte aziendali con più di cento veicoli e che prevede tempi molto serrati per l’adozione di veicoli a emissioni zero. Scusa, sanzioni molto salato per chi non rispetta le scadenze.
Francia, duro pugno per chi non passa all’elettrico
In Francia esiste già una norma simile: l’ Loi d’Orientation des Mobilité, in vigore dal 2019 con l’obiettivo di arrivare al 2030 con almeno il 70% di veicoli sostenibili. Vista la mancanza di coerenza di questa legge, il deputato di Rinascimento Damiano Adamoha proposto una versione più severa: già approvata lo scorso 9 aprile dalla Commissione per lo Sviluppo Sostenibile, sarà sottoposta al voto del parlamento francese entro la fine del mese.
La prima innovazione della proposta di legge è quella di considerare verdi e sostenibili solo le auto che emettono meno di 20 g/km di CO2, tagliando così le auto ibride e puntando tutto sui veicoli 100% elettrici. La seconda novità è l’ampliamento della roadmap, che prevede di aumentare progressivamente il numero di Bere da qui ai prossimi dieci anni: 20% di auto elettriche entro il 2024, 50% entro il 2027 (40% con la legge attuale), 80% entro il 2030 (70% con la legge attuale), 90% entro il 2031, 95% entro 2032.
Per garantire che la legge funzioni e venga rispettata punteremo su un sistema sanzionatorio molto rigido. Persino il multe saranno quindi progressive: a partire da 2.000 euro per ogni vettura non a norma nel 2025, arrivando a 5.000 euro per il 2027 e fino ad un massimo 1% del fatturato aziendale. Multe pesanti per il bene dell’ecosistema, ma basteranno a convincere un intero Paese?