Tassi in calo a giugno, ripartono i mutui. Ecco perché non è (solo) una buona notizia e cosa chiedono le famiglie – Torino News – .

Tassi in calo a giugno, ripartono i mutui. Ecco perché non è (solo) una buona notizia e cosa chiedono le famiglie – Torino News – .
Descriptive text here

L’inizio del 2024 ha portato segnali confortanti per quanto riguarda la domanda di mutui per l’acquisto di case. Secondo il Barometro Mutui dell’istituto di credito Crif, la riduzione dell’inflazione e l’imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE), che dovrebbero avvenire già nel mese di giugno, hanno generato una positiva ripresa nella dinamica dei finanziamenti. Ma questi dati non vanno visti solo come positivi, per il mercato e per le famiglie. Vediamo perché.

In effetti, è stato registrato nel primo trimestre dell’anno una ripresa della domanda di mutui da parte delle famiglie. Tra i mesi di gennaio e marzo le richieste hanno mostrato un aumento dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Elemento degno di nota è il deciso aumento nel solo mese di marzo che ha visto un balzo della domanda del 6%. ,9%. Secondo l’analisi del Crif, la crescita della domanda complessiva di mutui (che comprende tutte le tipologie di richieste, comprese le surrogazioni) può essere interpretata come effetto delle condizioni prestabilite ripresa dopo due anni di cautela da parte delle famiglie.

La domanda è stata sostenuta principalmente dal calo dell’IRS, il tasso di riferimento per i mutui a tasso fisso, che ha favorito il passaggio alle surrogazioni a tasso variabile. In pratica, molti decidono di rinegoziare o sostituire il mutuo esistente: un’azione alla quale solitamente si accompagna un prolungamento della durata o, per gli istituti di credito che lo erogano, laaggiunta di una nuova somma finanziata, per esigenze di liquidità.

Comunque, i valori ancora elevati dei tassi di interesse continuano a pesare sull’importo medio richiesti dai consumatori. Nonostante un trend di aumento sostenuto tra il 2017 e il 2023, il valore delle richieste nel primo trimestre del 2024 è rimasto pressoché stabile (-0,8%), con un modesto incremento (+0,3%) a marzo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il valore medio delle richieste è aggiornato a 144.213 euroun dato che si è stabilizzato a causa di tassi elevati che portano a rate più alte e, quindi, ad una minore possibilità di accendere mutui di valore più elevato.

Analizzando le classi di importo nel 2024, Le richieste di mutuo per somme comprese tra 100mila e 150mila euro restano tra le più gettonate tra le famiglie italiane (che costituiscono il 30,1% del totale), un dato in linea con il corrispondente periodo del 2023. Poi, la classe di importo preferita varia tra 150mila e 300mila euro, scelta dal 26,8% dei richiedenti. Oltre l’80% delle richieste prevede piani di rimborso con durata superiore a 15 anniconfermando la tendenza delle famiglie a optare per soluzioni di pagamento che gravano il meno possibile sul bilancio, in modo da assicurarsi un margine per eventuali spese impreviste.

Simone CapecchiIl direttore esecutivo del Crif, parlando a MilanoFinanza ha evidenziato un altro trend emergente: la propensione verso i finanziamenti “verdi”.. Questo orientamento rientra nel quadro della direttiva europea EPBD (Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia), che intende ridurre significativamente le emissioni di gas serra e il consumo di energia nel settore dell’edilizia entro il 2030. Capecchi ha sottolineato che “gli istituti di credito offrono già tassi agevolati per i nuovi mutui, siano essi richieste di surroga o immobili ad alta efficienza energetica“.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Land Rover Defender Octa con motore V8 twin-turbo ibrido leggero. Debutto 3 luglio – .