Tim recupera 249 milioni. Segnale Vivendi in rete – .

Tim recupera 249 milioni. Segnale Vivendi in rete – .
Descriptive text here

Tim porta a casa 249 milioni di euro. Il Tribunale di Milano, infatti, ha deciso di restituire la somma precedentemente sequestrata lo scorso 8 febbraio, nonostante la società non fosse indagata. La vicenda riguarda fatti accaduti prima del 2019, nell’ambito delle indagini su una presunta truffa su servizi a valore aggiunto: in particolare, sarebbero stati rubati soldi per servizi come meteo, giochi o suonerie mai richiesti. Pertanto il gip aveva deciso di disporre il congelamento preventivo di 322 milioni, di cui 249 alla sola Tim. Un provvedimento subito impugnato dalla società: la sentenza del 24 aprile ha accolto il ricorso delle telco, annullando l’ordinanza del gip e disponendo la restituzione dei 249 milioni, riservandosi di depositare le motivazioni entro 30 giorni. Bene il titolo che ha reagito chiudendo la seduta di Borsa in +1,5% a 0,226 euro.
Al momento del sequestro, il gruppo guidato da Pietro Labriola si disse “sorpreso” dal provvedimento visto che la stessa Tim, già nel 2019, aveva provveduto a segnalare casi di irregolarità alla Procura di Roma, la quale, una volta espletate le operazioni il procedimento, ha qualificato i fatti come “truffe ai danni di Tim”. Inoltre, l’azienda ha «adottato ogni iniziativa a tutela dei propri clienti, provvedendo, tra il 2019 e il 2020, al rimborso di tutte le attivazioni irregolari di cui fosse a conoscenza e al blocco dei servizi a valore aggiunto risultati affetti da attivazioni irregolari» una nota ha dichiarato.
Intanto ieri l’amministratore delegato Arnaud de Puyfontaine alla guida di Vivendi – maggiore azionista di Tim con il 23,7% – ha risposto a una domanda dell’assemblea dei soci del gruppo francese riguardante la cessione della rete: «La situazione attuale è che Telecom Italia ha fatto La decisione di vendere la rete aziendale per ridurre il debito – ha affermato il manager – è una decisione che noi, come azionisti di riferimento della società, contestiamo nel merito delle condizioni economiche”. La posizione di Vivendi, che tra l’altro ha intentato causa contro il gradimento del consiglio di amministrazione che ha approvato la vendita a KKR, è che sembra esserci un’apertura ad un accordo: «Siamo consapevoli che l’operazione è supportata da «Per l’establishment politico italiano», ha aggiunto De Puyfontaine, «non siamo contrari a questa decisione, ma come azionisti di riferimento vogliamo che i nostri diritti e la giusta valutazione delle nostre azioni siano rispettati». Insomma, Vivendi – che spera di chiudere il caso “entro il 2025” – sembra lanciare una sorta di messaggio in bottiglia al governo affinché trovi qualcuno che subentri nella sua quota.

È improbabile che arrivi una risposta.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Land Rover Defender Octa con motore V8 twin-turbo ibrido leggero. Debutto 3 luglio – .