Sequestrati 500mila pezzi – .

Sequestrati 500mila pezzi – .
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Maxi sequestro di ricambi auto contraffatti. I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Torino hanno portato a termine una vasta operazione, denominata “Falsi rotanti”, per contrastare la contraffazione nel settore automobilistico. Sono stati sequestrati circa 500mila pezzi di ricambio per auto contraffatte delle più note case automobilistiche nazionali ed internazionali (Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Citroen, Opel, Peugeot, Dacia, Skoda, Ford, Volkswagen, Toyota, Nissan, Renault, Seat, Iveco, Chevrolet), oltre a numerosi macchinari e stampi utilizzati per la produzione.

In particolare, le indagini hanno consentito di individuare e smantellare l’anello iniziale della filiera: vengono ricostruiti i ricambi auto contraffatti, venivano prodotti in capannoni industriali della provincia di Torino, all’interno dei quali sono state scoperte 13 linee di produzione, pienamente operativa e professionale, composta da vari macchinari per lo stampaggio, lo stampaggio, la verniciatura, la serigrafia e la tampografia dei prodotti realizzati. Nello specifico, lo erano Sequestrati 28 macchinari industriali e 449 stampi.

L’operazione ha quindi consentito di individuare e sequestrare circa 500mila pezzi di ricambio contraffatti e intere linee produttive di 2 stabilimenti torinesi (causando la cessazione del trattamento illecito), per un valore commerciale stimato in oltre 8 milioni di euro. Sono 20 le persone accusate di concorrenza nella produzione e nel commercio di prodotti contraffatti. con l’aggravante di averli commessi in modo sistematico e mediante l’allestimento di mezzi e attività organizzate, e di ricettazione.

Nel corso delle operazioni i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Torino hanno individuato anche un area di stoccaggio nascosta utilizzata da una delle società coinvolte, nei magazzini di un’azienda di logistica (non correlato alle accuse penali), dove erano stati spazi affittati per oltre 700 mq pdepositare i pezzi di ricambio contraffatti prodotti nonché i copricerchi destinati ad marchi illeciti.

Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Torino sotto il coordinamento della Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, sono state inizialmente condotte attraverso un’approfondita analisi delle banche dati a disposizione del Corpo nonché un’ampia attività di sorveglianza e osservazione . È stato quindi possibile ricostruire l’tutta la filiera produttiva e commerciale dei falsi, consentendo di individuare, oltre alle aziende produttrici di ricambi, numerose aziende dedite alla distribuzione degli stessi, anche attraverso piattaforme di e-commerce.

Con il supporto di altri reparti del Corpo, sono state effettuate molteplici perquisizioni su tutto il territorio nazionale, in particolare in Piemonte, Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Lombardia e Toscana, relative non solo agli stabilimenti produttivi piemontesi ma anche a tutte le identificati i rivenditori all’ingrosso e al dettaglio. Tra i pezzi di ricambio sequestrati, copricerchi, coprimozzi, stemmi, elementi ornamentali ed elaborazioni di carrozzerie, che riproducevano marchi di case automobilistiche. Il commercio di ricambi auto contraffatti, agevolato anche dallo sviluppo del mercato online, continua a confermarsi un business redditizio per gli operatori illegali, a causa dellaampio margine tra prezzo di produzione e prezzo di vendita. Gli indagati, precisano ancora i militari, erano tra i principali attori del mercato di riferimento.

 
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