Anche se costa sempre di più, bisogna comunque rispettare la legge: ecco come questi criminali rubano carburante e cosa è successo dopo essere stati catturati.
Quello del carburante lo è uno dei problemi più grandi che gli automobilisti si trovano ad affrontare in questo periodo storico. In effetti, è dallo scoppio del guerra tra Ucraina e Russia, avvenuta nel febbraio 2022, che il costo della benzina ha subito impennate da record. La situazione è diventata a dir poco tragica nell’estate del 2023, quando il costo della benzina ha superato più volte i 2 euro al litro.
È per questo motivo che gli automobilisti di oggi sono coinvolti crisi e devono trovare un modo per risparmiare denaro quando si tratta di benzina. Esistono molti metodi. Sapete, ad esempio, che fare rifornimento al mattino, soprattutto quando fa più caldo, è il modo giusto per risparmiare? O dovresti cambiare il tuo stile di guida se ti accorgi di consumare troppo, perché non sprechi carburante guidando senza frenate o accelerando bruscamente?
Esistono anche altri metodi che ti permettono di avere più carburante, ma non tutti sono legali. In particolare, oggi parliamo di un furto avvenuto in provincia di Roma: ecco cosa è successo.
Carburante rubato, come è successo?
La dinamica è stata svelata dalla polizia, che ha rivelato come si stava svolgendo il furto. I furti non sono avvenuti al distributore di benzina, ma direttamente prelevando carburante dai camion adibiti al trasporto dei rifiuti nella capitale.
La truffa avviene attraverso tecnica del “succhio”., cioè aspirare carburante dal serbatoio di un camion per la raccolta rifiuti con un tubo. Tutto è avvenuto di notte, quando i mezzi venivano lasciati al deposito in attesa di riprendere i lavori la mattina successiva.
Come è finita la storia a Roma
Ciò che in molti si sono chiesti, anche dopo che questa vicenda è stata ripresa da vari giornali e anche da note trasmissioni televisive, è com’era possibile che Ama (ditta incaricata della raccolta rifiuti di Roma) non ho notato nulla.
Per il momento, in azienda tutto tace. Il problema è che questo furto non colpisce solo l’Ama, ma tutti i contribuenti, visto che parliamo di un’azienda pubblica.
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