Bonus mamme 2024, come richiederlo subito online con la nuova Utilità INPS – QuiFinanza – .

Bonus mamme 2024, come richiederlo subito online con la nuova Utilità INPS – QuiFinanza – .
Bonus mamme 2024, come richiederlo subito online con la nuova Utilità INPS – QuiFinanza – .

L’L’Inps pubblicato Messaggio n. 1702 del 6 maggio 2024 in cui comunica che l’ sistema per richiedere on-line in modo indipendente il cosidetto Bonus mamme 2024. Questa è l’applicazione chiamata “Esenzione per le madri lavoratrici” ed è reperibile sul sito dell’Istituto, al quale potrete accedere con le vostre credenziali.

Cerchiamo di capire come viene utilizzato e chi ha diritto al bonus mamme 2024.

Bonus mamme INPS 2024: chi ne ha diritto e quanto

Il cosidetto Bonus mamme si tratta degli aiuti previsti dalla Legge di Bilancio 2024 riconosciuti alle lavoratrici madri in determinati casi. È un esenzione contributiva offerto a donne occupate con almeno 3 figli, di cui almeno uno minorenne, fino al 2026. Per il Solo nel 2024è inoltre previsto donne occupate con 2 figli fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo.

Il Bonus è rivolto a tutte le donne con rapporti di lavoro a tempo indeterminato, già attivi o che verranno attivati ​​entro il 2026, sia il settore pubblico che quello privatocompreso il settore agricolo, con il solo esclusione dei rapporti di lavoro domestico.

Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, alle lavoratrici madri di 3 o più figli con rapporto di lavoro a tempo indeterminato – esclusi i rapporti di lavoro domestico, come colf e badante – è concessa l’esenzione totale, ovvero al 100%. della quota dei contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti a carico del lavoratore fino al mese del compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, in limite massimo annuo di 3mila euro reimpostato su base mensile.

L’esenzione solo per quest’anno 2024 è stata estesa, come detto, anche alle lavoratrici madri di 2 figli, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato – sempre escluso il lavoro domestico – fino al mese del compimento dei 10 anni del figlio più piccolo.

Il vantaggio è anche che non cambia la tariffa per il calcolo della pensione, che quindi non viene ridotta per effetto del Bonus.

Come richiederlo

Per aiutare le donne a richiedere il Bonus, l’INPS ha deciso di rendere il meccanismo più diretto: sono i lavoratori stessi che devono comunicare al datore di lavoro il desiderio di averne unodichiarando il numero dei figli e i codici fiscali dei 3 figli, oppure 2 nel caso dell’anno 2024.

Per fare ciò è necessario che il lavoratore, dopo aver comunicato al datore di lavoro tramite autocertificazione la volontà di beneficiarne, effettui la dichiarazione contributiva tramite i flussi Uniemens dei codici di perequazione appositamente predisposti.

La compilazione da parte del datore di lavoro dei verbali contributivi con le informazioni relative ai codici fiscali dei figli consente all’INPS di effettuare i necessari controlli riguardo a quanto dichiarato.

Ciò significa, in breve, questo Non è necessario presentare una vera e propria domanda all’INPS. Se però la lavoratrice intende comunicare direttamente all’Istituto informazioni relative ai propri figli, questa possibilità esiste ed è possibile grazie al nuovo servizio INPS “Utilità Esenzione Lavoratrici Madri”.

È bene precisare che questa applicazione è molto utile soprattutto se non avete ancora i codici fiscali dei vostri figli, perché bastano anche solo i dati anagrafici. Ma attenzione: l’Utilità Inps può essere utilizzata solo se i codici fiscali dei figli non sono stati inseriti nei flussi Uniemens.

Come funziona l’applicazione Utilità INPS

IL Servizio “Esenzione utenze per madri lavoratrici”. è ora disponibile sul sito INPS seguendo questo percorso: “Imprese e Liberi Professionisti” > “Scopri Imprese e Liberi Professionisti” > sezione “Strumenti” > “Vedi tutto” > “Portale delle Concessioni (già DiResCo)” > “Utilizza lo strumento”, autenticandosi con la propria identità digitale di tipo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta d’Identità Elettronica) 3.0.

Al fine di facilitare l’identificazione delle lavoratrici madri per le quali è necessario compilare la dichiarazione tramite l’Utilità, l’Istituto invierà una comunicazione direttamente alle mamme via emailil che implica naturalmente che la lavoratrice abbia fornito il suo indirizzo email.

Si ricorda che le lavoratrici madri già beneficiarie del bonus che non sono iscritte ai servizi INPS o quelle che, anche se iscritte, non ricevono la comunicazione via email, devono accedere autonomamente all’Utilità per rendere la dichiarazione relativa ai dati dei propri figli.

Volte

L’accesso all’applicazione può avvenire dopo 45 giorni dalla fine del mese di riferimento in cui il datore di lavoro ha esposto per la prima volta i codici relativi al Bonus Mamme nei flussi Uniemens. Ad esempio, se l’esenzione è stata esposta dal datore di lavoro per la prima volta nel rendiconto Uniemens del mese di marzo 2024, l’accesso alla domanda potrà avvenire non prima del 15 maggio 2024.

Inoltre, la compilazione della dichiarazione da parte del lavoratore interessato tramite l’Utility deve avvenire entro 7 mesia partire dal primo giorno del mese successivo a quello di riferimento in cui il datore di lavoro ha esposto per la prima volta l’esenzione a favore del lavoratore.

Pertanto, a titolo esemplificativo, se la prima esposizione dell’esenzione è stata effettuata nella dichiarazione Uniemens relativa a febbraio 2024, il periodo di 7 mesi decorre dal 1° marzo 2024, per cui il termine ultimo per il completamento della dichiarazione è fissato al 30 settembre 2024. Se la prima esposizione dell’esenzione è stata fatta nel verbale Uniemens relativo a maggio 2024, il periodo di 7 mesi decorre dal 1° giugno 2024, quindi la scadenza è il 31 dicembre 2024.

Entrando più nel dettaglio sugli orari, ecco alcuni esempi di come funziona:

  • per la lavoratrice che, dal 1° gennaio 2024, è mamma di 3 figli, il Bonus decorre dal 1° gennaio 2024. Se il figlio più giovane compie 18 anni il 19 ottobre 2025, il Bonus termina a ottobre 2025
  • per la lavoratrice che dal 1° gennaio 2024 è mamma di 2 figli, il Bonus Mamme decorre dal 1° gennaio 2024. Se il figlio più piccolo compie 10 anni il 18 luglio 2024, il Bonus termina a luglio 2024
  • per la lavoratrice che dal 1° gennaio 2024 è mamma di 1 figlio ed è incinta del secondo figlio, se la nascita del secondo figlio avviene l’11 giugno 2024 l’esenzione decorre dal 1° giugno 2024 e dura fino al 31 dicembre 2024
  • per la lavoratrice che, dal 1° agosto 2024, è madre di 2 figli, ed è incinta del terzo figlio, se la nascita del terzo figlio avviene il 2 marzo 2025, la donna ha diritto al bonus vecchie madri fino al 31° anno di età. Dicembre 2024. Dal 1° gennaio 2025 al 28 febbraio 2025 non sarà applicata alcuna riduzione contributiva. A partire dal 1 marzo 2025 e fino al 31 dicembre 2026 si applica il bonus neo mamme
  • per la lavoratrice che, dal 1° gennaio 2024, è madre di 3 figli tutti maggiori di 18 anni, il Bonus non è dovuto.

Quando perdi il diritto al bonus mamme

Se l’INPS riscontra errori o incongruenze respinge la richiesta. In questo caso i lavoratori riceveranno una comunicazione via email per poter attivare l’eventuale integrazione della documentazione, sia tramite l’Utility stessa, sia recandosi fisicamente presso una sede INPS.

Le lavoratrici madri che non possono accedere all’Utilità perché sprovviste di codice fiscale o SPID, CNS o CIE 3.0 devono recarsi presso l’ufficio INPS territorialmente competente con la necessaria ulteriore documentazione (ad esempio certificato di nascita dei figli o stato di famiglia) per verificare l’uso legittimo dell’esenzione in questione.

La mancata comunicazione dei codici fiscali dei figli da parte del datore di lavoro nelle relazioni Uniemens o, in alternativa, da parte del lavoratore mediante utilizzo dell’Utility entro 7 mesi, come da comunicazione inviata via email dall’INPS, comporta la revoca del Bonus.

In sintesi

In sintesi, il Bonus non è subordinato alla presentazione di specifica domanda all’INPS da parte del lavoratore interessato. È sufficiente che il lavoratore comunichi al datore di lavoro, tramite autodichiarazione, la propria volontà di beneficiare dell’agevolazione.

Se però la lavoratrice intende comunicare direttamente all’Istituto informazioni relative ai figli, potrà farlo tramite la nuova applicazione dell’INPS denominata “Utilità Esenzione Mamme Lavoratrici”, attraverso la quale la lavoratrice potrà comunicare i codici fiscali dei figli oppure, in assenza del codice fiscale, i dati personali.

L’l’utilizzo dell’Utility è limitato ai soli casi in cui i codici fiscali dei figli non sono stati inseriti nei flussi Uniemens per il lavoratore già beneficiario del Bonus.

L’accesso all’Utilità è consentito esclusivamente alle lavoratrici madri per le quali sono presenti negli archivi INPS i flussi denunciativi Uniemens, nei quali il datore di lavoro, pur indicando i codici di esenzione, non ha indicato i codici fiscali dei figli. L’INPS invierà una mail ai dipendenti per completare la dichiarazione.

 
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