Breaking news

sulla sanità la maggioranza cuneese si sfascia – .

sulla sanità la maggioranza cuneese si sfascia – .
sulla sanità la maggioranza cuneese si sfascia – .

Sarà il clima pre-elettorale, ma ascoltando il dibattito sul secondo ordine del giorno nell’ultimo consiglio comunale di Cuneo, è sembrato di guardare una puntata della vecchia Tribuna Politica. Solo che tutte le posizioni erano rappresentate all’interno di un unico gruppo politico, quello della maggioranza.

Poco da dire sull’oggetto in sé, con cui si propone il leader degli Indipendenti Giancarlo Boselli ha chiesto ai colleghi di esprimere “la sua contrarietà alla politica sanitaria del presidente Cirio, che in questi cinque anni ha espresso linee guida di programmazione e programmazione sanitaria inadeguate e non più rispondenti alle nuove esigenze dei territori”. “Una provocazione elettorale che, tra l’altro, ignora i due anni trascorsi a fronteggiare la pandemia” lo ha marchiato la capogruppo del Centro per Cuneo Vincenzo Pellegrinoannunciando il voto contrario del gruppo (poi “corretto” dal collega Risso in un comunicato sulla libertà di coscienza).

Fatto sta che la provocazione ha avuto il suo effetto, quello di mostrare la netta spaccatura della maggioranza sull’unico tema su cui centrosinistra e centrodestra si sono confrontati con convinzione, nella sonnolenta campagna elettorale in corso. Il voto finale – 19 sì, 10 no, due astenuti – cristallizza gli equilibri di potere nell’assemblea. Con gli Indipendenti, Pd e sinistra civica votano per i partner di maggioranza minore (Crescere Insieme e Cuneo Solidale Democratica) e il “bastione contrario” Lauria (Indipendenza!). L’annunciata astensione non sorprende Silvano Enricil’unico centrista a non aver abbracciato la causa di Cirio, mentre su quella di Cirio bisogna interrogarsi Domenico Giraudoex consigliere comunale e attuale consigliere democratico (con un passato centrista).

Fa il punto Beppe Lauriarivolgendosi ai rappresentanti della maggioranza: «Nei cinque anni precedenti avevamo ben chiaro che il Centro era una cosa e il Pd un’altra, ma i cinque anni sono passati abbastanza tranquilli: oggi ogni volta è una svista e un’occasione per sottolineare le distinzioni». Le posizioni, infatti, non potrebbero essere più divergenti. Da un lato c’è Maria Laura Rissocandidato centrista della lista Cirio, che invita il “prendendo atto degli errori commessi dalla politica negli ultimi vent’anni” (indistintamente), ma poi aggiunge: «I numeri 2298 e 1381 indicano rispettivamente l’aumento del personale sanitario e dei posti letto durante il primo mandato di Cirio al vertice della Regione: la promessa è di proseguire sulla stessa strada nei prossimi cinque anni». E ancora: 4,3 miliardi da investire in edilizia sanitaria, 11 nuovi ospedali, 30 ospedali di comunità, 91 case comunitarie, 43 centri territoriali. Le liste d’attesa? “Il CUP è stato creato nel 2018 dal centrosinistra, bisogna risolvere un problema creato da un altro governo”.

Chi proprio non manda giù lo “scatenarsi” pro Cirio è il leader del Pd Claudia Carliprontissimi a ricordare (soprattutto ai vicini centristi) le responsabilità storiche del centrodestra: «Lo schema di Cirio è chiaro a tutti: i meriti sono sempre suoi, le responsabilità sono di chi è venuto prima o di chi sta sotto nella catena di comando. Si dimentica sempre di dire che è stato consigliere della giunta Cota che ha portato il Piemonte nel piano di risanamento. Era il 2012 quando l’assessore alla Sanità di Monferino disse che il Piemonte era ‘tecnicamente fallito’: subentrò a Caterina Ferrero, arrestata per Sanitopoli”. Dopo cinque anni, aggiunge l’alfiere dem, il sistema sanitario piemontese “È esaurito, con liste d’attesa infinite, assunzioni in calo, aumento degli operatori a gettone e costruzione sanitaria bloccata. Cirio ha fatto peggio del centrosinistra sui livelli essenziali di assistenza e ha assunto meno personale di chi è andato in pensione: sono aumentati solo gli operatori a gettone”.

Il sindaco Patrizia Manassero interviene per annunciare il suo voto favorevole all’ordine del giorno e per dare sostegno al “suo” capogruppo: “Se c’è qualcosa che ferisce tutti noi è raccontarci che ‘tutto è uguale’: non tutto è uguale e molto spesso le conseguenze di chi è venuto prima pesano su chi è venuto dopo. Il piano di rilancio avrà un impatto sull’intero sistema sanitario piemontese per i prossimi cinque anni”.. E l’emergenza Covid, messa in discussione dai centristi per giustificare i ritardi? “È vero – concede l’ex senatore del Pd – che è intervenuto il Covid e che un sistema sanitario regionalizzato si sta rivelando non la formula migliore per garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini italiani”. Tuttavia “È con rammarico che dobbiamo constatare che il Piemonte non è a livelli di eccellenza”.

Restano invariate le posizioni sulla partnership per il nuovo ospedale. Il centrodestra “allargato” sorvola, gli oppositori (Ugo Sturlese di Cuneo per i Beni Comuni e Claudio Bongiovanni di Cuneo Mia dall’opposizione, gli indipendenti Nino Pittari dalla maggioranza) ribadiscono la loro contrarietà. E il sindaco ancora una volta si dice preoccupato: «Nessuno ha ancora visto i numeri: il proponente ha presentato il piano e i documenti sono ancora in mano all’Aso che li invierà a fine mese. Come per il progetto, quando avrò a disposizione il piano economico finanziario, lo distribuiremo a tutti”. Solo i centristi sembrano aspettarsi buone notizie dalle prossime elezioni regionali, in particolare dall’elezione del Marco Gallo: “In questi cinque anni è mancata la rappresentatività del cuneese in Regione” proclama Risso. Provocando le sopracciglia alzate sia dal consiglio che dai banchi del consiglio: “Dire che questa provincia è stata abbandonata nella sanità – commenta Lauria – è un po’ troppo: Cirio viene da questa provincia così come l’assessore Icardi, ma ci sono anche consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti”. Insomma: la campagna elettorale sta andando bene, ma non esagera.

Andrea Cascioli

CUNEO

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV problemi mentali, litigi in casa – .
NEXT morto in un incidente in quad a Malta il pallavolista marsalase – .