Risposta ai critici elettrici. Con i fatti – .

Risposta ai critici elettrici. Con i fatti di un viaggio dalla Germania all’Italia e ritorno, non con le parole. Ecco il racconto inviato da Gianluca.

Di Gianluca De Angelis

“Ho ho deciso di scriverti per raccontarti un recente viaggio dalla Germania all’Italia e ritorno. Non tanto per raccontare un viaggio elettrico come fanno in tanti. Rispetto la decisione della redazione di pubblicare email del cosiddetto critici dell’auto elettrica. Ma purtroppo ho l’impressione che il messaggio trasmesso sia quello di una tecnologia inutilizzabile, costoso e poco pratico. Inadatto al normale utilizzo quotidiano o ai lunghi viaggiIL.

risposta ai criticiRisposta alle critiche con un viaggio dalla Germania all’Italia e ritorno

Adesso guido elettrico da 3 anni, ma solo di recente ho cambiato la mia prima macchina, la mia amata MX-30, con un’auto più grande che mi permettesse di affrontare viaggi più lunghi. E sostituire quando possibile il viaggi aerei insostenibili e sempre più costosi. Quindi ne ho scelto uno Ioniq 5 (sì, è vero, c’è vita oltre Tesla). E, dopo aver subito fatto il viaggio inaugurale a gennaio da Francoforte a Berlino, con neve, vento e temperature ben sotto lo zero, a Pasqua ho deciso di provarci scendere in Abruzzo. Per comodità e non essendo molto abituati a percorrere lunghe distanze, abbiamo deciso di fermarci a dormire una notte nel trentino. Approfittando dell’occasione per visitare luoghi mai visti prima, per poi proseguire il giorno successivo verso l’Abruzzo. Non avevo pianificato fermate di ricarica disponibili. Sono semplicemente sceso dall’auto per ritrovare le colonnine che avevo impostato come preferibili lungo il percorso.

risposta ai criticiMai effettuata una sosta alla colonna superiore a 20/25 minuti

La macchina si è comportata molto bene, anche se in un certo senso sempre un po’ conservatore. Suggerendo dove fermarmi e cambiando il programma al volo quando ho deciso di andare un po’ oltre. Non ci sono mai state fermate più di 20/25 minuti. Non ho mai dovuto aspettare la macchina terminata la ricarica. Anzi, facevamo sempre tardi tra una visita ai bagni, alle stazioni di servizio, uno spuntino o semplicemente per sgranchirci le gambe. Le colonne sono frequente in autostrada, sia in Germania e Austria che in Italia. Tutto ha funzionato bene senza intoppi nell’avvio o nella fornitura di elettricità ad alta potenza. Nemmeno io ho avuto problemi ricaricare in AC una volta raggiunta la destinazione per il viaggio locale. Purtroppo il viaggio di andata non è stato molto agevole a causa del traffico intenso, della neve e della pioggia, che ci hanno costretto ad attese in lunghe code e a velocità ridotta..

risposta ai criticiRisposta alle critiche: 253€ spesi per ricariche per 2.850 km

Ne abbiamo presi più di 18 ore per circa 1.300 km diviso in due giorni, compreso 5 fermate. Il viaggio di ritorno è stato decisamente più veloce e piacevole, ca 15 ore, sempre diviso in due giorni con 4 fermate per ben 1.300 km. In totale l’auto è immatricolata 2.850 km con un consumo medio di 19,3 kWh/100 km. Capitolo costi: mi sono iscritto Passaporto Ionity a 5,99€ per un mese, che mi ha permesso di ricaricare a 0,49 €/kWh in Germania e Austria e altri 0,59 €/kWhn Italia. Dove però ho preferito utilizzare l’abbonamento, allora ancora disponibile, E-moving Extra Large a 122€ per 320 kWh. In totale ho speso così 253,38 € per 2.850 km, di cui la stragrande maggioranza in autostrada. Adesso ci sarà sicuramente chi lo dirà con i suoi fidato dieselone avrebbe speso meno, e magari sarà anche vero (?). Ma volevo comprare l’auto elettrica non per risparmiare, ma per farlo viaggiare pulito e confortevole. Contribuendo nel mio piccolo a non peggiorare ulteriormente la drammatica situazione del pianeta.

INSOMMA. Insomma, questa non è la storia di un’avventura, di un viaggio speciale e rocambolesco. Ma dillo un movimento molto normale come già si stanno facendo tanti, con tecnologie nuove e decisamente più sostenibili più rilassante.

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