Questa volta potrebbe bastare un solo dato per rendere (buona) l’idea: +231,7% di utili rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, rispetto al risultato normalizzato del gruppo. Sono queste le anticipazioni dei primi risultati consolidati del primo trimestre 2024 del gruppo Sabaf di Ospitaletto, storico marchio bresciano – l’azienda è stata fondata agli inizi degli anni ’50 – oggi tra i primi produttori mondiali di componenti per elettrodomestici, con oltre 1.700 dipendenti impiegati in Italia, Turchia, Polonia, Brasile, Cina, India, Messico e Stati Uniti.
I numeri (record) di Sabaf
I risultati del gruppo del primo trimestre confermano ricavi normalizzati (cioè normalizzati) a 69 milioni di euro, +18,7% rispetto allo stesso periodo del 2023: l’ebitda (margine operativo lordo) si attesta a 10,6 milioni, +47,9% sul 2023, l’EBIT a 5,8 milioni (+101,9%). Infine, l’utile netto vola al +231%: 4,7 milioni di euro nel primo trimestre di quest’anno, 1,4 milioni nello stesso periodo del 2023. Così Pietro Iotti, amministratore delegato di Sabaf: “In uno scenario economico ancora debole, Sabaf ha registrato un’ottima performance , sostenibile nel tempo. Questo ci rende fiduciosi sulle nostre aspettative per tutto il 2024”.
“L’internazionalizzazione dell’organizzazione produttiva – prosegue Iotti – con l’acquisizione di Mansfield e di nuovi stabilimenti in Messico e India, l’ampliamento e la diversificazione dell’offerta di prodotti e il rafforzamento dei rapporti commerciali con i maggiori produttori mondiali di elettrodomestici sono i nostri fattori distintivi rispetto al mercato, le principali leve di crescita”.