bandiera tricolore irregolare e scritta “Made in Italy” – .

Sequestrato all’atterraggio per un adesivo. La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli del porto di Livorno hanno sigillato 134 Fiat Topolino del gruppo Stellantis. La notizia è stata diffusa nelle ultime ore dal quotidiano livornese il Mar Tirreno, secondo il quale ci sarebbe un indagato. Le minicar elettriche, che possono guidare anche i quattordicenni, provenivano dal Marocco, dove sono state prodotte. Però sulla porta avevano incollato la bandiera italiana e dicevano “Made in Italy”. L’accusa è che questi simboli possano rappresentare un “segno ingannevole” di fabbricazione in Italia.

Il rapimento

L’operazione Fiamme Gialle, avvenuta il 15 maggio nel porto di Livorno, riguarda 119 Fiat Topolino e 15 Fiat Topolino Dolcevita, prodotte dal gruppo Stellantis. L’accusa è di aver violato la legge sul Made in Italy (350/2003), e in particolare l’articolo 4 comma 49, con un reato punito dall’articolo 517 del codice penale, che riguarda «Importazione ed esportazione a fini di commercializzazione o di commercializzazione o commissione di atti diretti in modo inequivocabile alla commercializzazione di prodotti recanti indicazioni di origine false o fuorvianti”. Secondo l’accusa l’adesivo sulle fiancate e sulle portiere potrebbe indurre il consumatore finale a credere che le vetture siano state prodotte in Italia. A quanto pare gli adesivi contengono anche la scritta “Made in Italy”. Al momento le auto sono sotto custodia giudiziaria presso i terminal «Leonardo Da Vinci» e presso l’Azienda Lavoratori Portuali.

La risposta di Stellantis e i rischi per la vendita delle minicar

Con una nota diffusa dopo la notizia del sequestro, Stellantis ha reso noto di aver regolarmente dichiarato fin dall’inizio che il sito produttivo era in Marocco. «Il bollino in questione – dichiara il gruppo – aveva il solo scopo di indicare l’origine imprenditoriale del prodotto». L’accordo doganale di Madrid sulla repressione delle indicazioni d’origine false o fallaci regola l’autenticità delle indicazioni sui prodotti importati nel commercio internazionale. Il rischio è che il sequestro possa avvenire anche nei 53 Paesi che hanno firmato l’accordo. Per Stellantis la soluzione per ora è stata trovata: “In ogni caso, per risolvere ogni questione – scrive l’azienda – si è deciso di intervenire sui veicoli sequestrati con la rimozione dei piccoli adesivi previa autorizzazione delle autorità”.

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