Webuild, Salini “Semestre e anno previsti migliori del previsto” Il Tirreno – .

GENOVA (ITALPRESS) – “Il Gruppo sta andando molto bene, dopo i risultati ottenuti nel 2023 e nel primo trimestre 2024 e pensiamo che i risultati semestrali e annuali potrebbero essere migliori delle previsioni”. Lo ha affermato Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, in occasione dell’installazione del primo cassone della nuova diga foranea di Genova.
“Abbiamo iniziato il 2024 molto bene con l’acquisizione di un progetto molto impegnativo in Arabia Saudita, e nel complesso stiamo andando avanti secondo i piani. Abbiamo già realizzato più della metà dell’acquisizione ordini prevista per l’intero anno. Il Gruppo cresce e continua a rafforzarsi in tutto il mondo, siamo in 50 Paesi con oltre 87.000 persone e una filiera di oltre 19.000 aziende che realizzano con noi progetti in settori molto diversi come dighe, strade, linee ferroviarie ad alta velocità, metropolitane e impianti per il trattamento e la produzione delle acque. Siamo un gruppo globale e realizziamo circa il 70% del nostro fatturato all’estero, il che significa spingere l’export delle aziende italiane”.
“Il nostro 30% di fatturato in Italia rappresenta una quota di mercato in Italia inferiore al 2%, quando i nostri concorrenti francesi detengono, ad esempio, tra il 3 e il 10% nel loro Paese – continua Salini -. Oggi il mercato complessivo delle costruzioni in Italia vale circa 200 miliardi, il Paese ha avviato un nuovo percorso di investimenti in infrastrutture, anche grazie, ma non solo, al PNRR. Siamo la più grande azienda in Italia. Lavorano con noi nel Paese oltre 17.000 persone e una filiera di 10.500 imprese, con 31 progetti in corso, tra cui la linea C della metropolitana di Roma, alcuni lotti delle principali linee ferroviarie d’Italia come Napoli-Bari, Palermo-Catania-Messina, Verona-Padova, Milano-Genova. Alcuni progetti sono in fase di consegna, come il progetto M4 a Milano. Siamo orgogliosi di riportare nel Paese le competenze che creiamo all’estero, dove gli investimenti in grandi progetti non si sono mai fermati, offrendo opportunità anche ai nostri giovani. Siamo un’azienda molto competitiva anche grazie al virtuoso sistema di filiere di eccellenza che abbiamo creato. Nel settore delle grandi opere infrastrutturali la dimensione delle imprese è cruciale, al servizio della crescita del contenuto tecnologico delle opere, degli investimenti in sicurezza e nella formazione. Contiamo di assumere 15.000 persone nel mondo nei prossimi 2 anni, di cui 10.000 in Italia (8.000 al Sud)”.
“L’installazione del primo cassone della nuova diga rappresenta oggi il coronamento di un anno di intenso lavoro da parte di un consorzio di aziende leader nel settore delle infrastrutture che hanno unito le proprie competenze e risorse per affrontare la complessità di un progetto unico nel suo genere modi e di svolgere i lavori in trasparenza e rispettando le scadenze”, ha sottolineato l’amministratore delegato di Webuild.
“La nuova diga foranea di Genova è un progetto per il Paese, e porta la bandiera tricolore perché rappresenta un’infrastruttura strategica voluta dai governi di diverso colore che si sono succeduti negli anni. Per garantire un futuro al nostro Paese abbiamo il dovere di progettare oggi l’Italia dei prossimi 30 anni nell’ambito di un sistema chiamato Europa – ha proseguito Salini -. Dobbiamo affrontare la concorrenza di paesi di tutto il mondo che corrono a velocità per noi impensabili, sia a livello economico che in termini di infrastrutture e competenze. La diga è un’opera fondamentale in questa prospettiva, perché consente all’Italia di acquisire competitività a livello globale, intercettando gli scambi provenienti dall’Est e transitanti nel Mediterraneo, inserendosi nella rete TEN-T, anche attraverso il Terzo Valico dei Giovi”.
“La diga rappresenta una sfida molto impegnativa a livello tecnico. Operiamo in un cantiere in mezzo al mare, fino a 800 metri dalla costa, lavorando anche in condizioni meteorologiche non sempre favorevoli, solo con tecnici altamente specializzati, imbarcazioni e attrezzature sofisticate. Il consorzio PerGenova Breakwater ha adottato soluzioni innovative per accelerare i tempi di costruzione. Il metodo ‘fast track’ ci ha permesso di lavorare in parallelo su diverse fasi del progetto, riducendo i tempi complessivi. La progettazione esecutiva è stata completata in soli 5 mesi, grazie all’intenso lavoro di un team di esperti che ha affrontato complesse sfide geologiche e geotecniche”, ha concluso Salini.

– Foto ufficio stampa Webuild –

(ITALPRESS).

 
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