Il calo delle tariffe fa risparmiare a rate 50mila euro sulla casa, 10mila euro sull’auto e 150 euro sulla lavatrice – .

Il calo delle tariffe fa risparmiare a rate 50mila euro sulla casa, 10mila euro sull’auto e 150 euro sulla lavatrice – .
Il calo delle tariffe fa risparmiare a rate 50mila euro sulla casa, 10mila euro sull’auto e 150 euro sulla lavatrice – .

MILANO – Anche se il BCE non ha ancora ridotto i tassi di interesse ufficiali, il mercato creditizio europeo ha iniziato a recepire le aspettative di calo degli ultimi sei mesi e il trend discendente legato al ritorno dell’inflazione esplosa nel 2022. La riduzione dei tassi di interesse applicati dalle banche italiane allevia IL famiglie indebitate, che sono circa 6,8 milioni (un quarto del totale), che spendono ciascuno migliaia di euro in meno. Una ricerca per Fabiun sindacato indipendente del settore creditizio, ha calcolato che attualmente stanno spendendo soldi 54mila euro in meno di interessi per acquistare un immobile del valore di 200mila euro con mutuo di 25 anni circa 10mila euro in meno per comprare un’auto in rate da 25 mila euro, e 144 euro per comprare una lavatrice a partire da 750 euro.

La rata immobiliare è già ridotta di 180 euro al mese

Nel corso del 2022 e del 2023 i tassi di interesse ufficiali sono aumentati per 10 volte in 14 mesi, in rialzo al 4,5%, con l’ultimo rialzo il 14 settembre. Da allora il BCE ha lasciato i tassi invariati, lasciando intendere che la riduzione, auspicata da imprese e istituzioni di mezza Europa, potrebbe iniziare dalla riunione del 6 giugno. I mercati, che come sempre anticipano, hanno già ridotto i tassi reali. Quelli sui mutui, che in Italia sono 3,5 milioni, sono scesi ad una media del 3,69%, da oltre il 5% raggiunto lo scorso anno. Questa riduzione implica, per un mutuo immobiliare di 200.000 euro a 25 anni, un risparmio complessivo di 54.000 euro (-14,9%).

La riduzione è stata meno marcata sui mutui a tasso variabile con la media stabile sopra il 4%. Semplicemente guardando i nuovi mutui a tasso variabilesalito oltre il 6% lo scorso anno dallo 0,6% di fine 2021, la media attuale è del 3,67%: significa che per un prestito da 150.000 euro in 20 anni la rata mensile è ora di 1.180 euro, 515 euro in più rispetto a quella di due anni fa da 665 euro (+77,4%). Ipotizzando un acquisto della prima casa del valore di 200.000 euro, al tasso fisso medio del 3,69% per 25 anni, la rata mensile attuale è di 1.032 euro rispetto a 1.212 euro di un anno fa, pari ad un risparmio di 180 euro al mese e 2.162 al mese. anno.

Risparmio a rate per auto o elettrodomestici

Le tariffe su credito al consumostoricamente superiori a quelli dei mutui, scesi in media all’8,93%, dopo aver ha raggiunto il 14,55% nel 2023. Un livello non lontano dall’8,1% medio di fine 2021. Anche qui il risparmio è notevole: acquistare un’auto da 25.000 euro a rate, con finanziamento a 10 anni, costa complessivamente 38.835 euro, rispetto a 37.426 euro a fine 2021 ei 48.961 euro a fine 2023, con un risparmio attuale di 10.126 euro (-20,7%) rispetto ai picchi dello scorso anno. Risparmio inferiore, ma ancora nell’ordine delle percentuali a doppia cifra, per l’acquisto una lavatrice dal costo di 750 euro a rate: il rimborso del debito in cinque anni ha fatto salire il costo totale a 942 euro con i tassi di fine 2021, diventati 1.106 euro due anni dopo, mentre oggi siamo scesi a 962 eurocon una spesa finale di 144 euro in meno (-13,1%).

Sileoni: “Facili per famiglie e imprese, tassi verso il 2%”

«Le banche hanno capito che è giunto il momento di mettere un freno alle difficoltà di famiglie e imprese che ancora si trovano a pagare il prezzo di una politica monetaria restrittiva – dice Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi – Come sempre, le istituzioni anticipano le decisioni di politica monetaria. Vale però la pena sottolineare che non si tornerà mai più ai tassi zero, una fase un po’ anomala durata 10 anni. Entro 18-24 mesi la Bce ridurrà il costo del denaro, sperando che l’inflazione rimanga ai bassi livelli di oggi, intorno al 2%: è il livello ottimale a cui dobbiamo abituarci”.

IL Centro studi Unimpresain una nota appena diffusa, lo stima con precisione tagli dei tassi in Europaatteso nella riunione della BCE del 6 giugno, darà a contributo prioritario “a spingere l’accelerazione del Pil dell’Italia, che dal +0,7-0,8% di quest’anno nel 2025 dovrebbe crescere tra 1,2 e 1,3%”. Per Unimpresa la maggiore crescita economica, oltre al taglio dei tassi, “sarà favorita da altri tre fattori: il recupero del potere d’acquisto delle famiglie, la ripresa del commercio mondiale e l’aumento della spesa finanziata dal Pnrr”.

 
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