un gigante che sorprende – .

Testata dai fatti, l’Audi Q7 si rivela tra le più spaziose della categoriasorprendentemente agile.

Nella versione 3.0 Mild-Hybrid meriterebbe una discreta iniezione di cavalli (e un cambio migliore). Grande, lussuosa, spaziosa: Q7 è il SUV per eccellenza.

È il prodotto di punta della famiglia di un’azienda, Audi, che è riuscita a trasformare il Suv da “utility Vehicle” a oggetto del desiderio. I Suv al centro della sua strategia commerciale: nel 2023 ne ha venduti 37milail 55% delle sue vendite.

In 10 anni la famiglia Q ha raddoppiato il numero di vetture immatricolate, con la Q3 risultata la più venduta in assoluto della categoria (per le vendite Audi) in Italia e l’Audi Q5 più venduta nel mondo.

Oggi in Audi esistono due famiglie ben distinte: le Sportback (SUV Coupé), caratterizzate da numeri pari, e le più tradizionali “SUV Classiche”, caratterizzate da numeri dispari.

Q7 è il SUV per chi ha davvero bisogno di spazio: è lungo oltre 5 metri, largo 1,9 metri e pesa oltre 2,1 tonnellate. Lei è molto adatta alle famiglie numerose (sette posti sono disponibili per tutte le versioni dell’ammiraglia, di serie in molte configurazioni), ha un bagagliaio che parte da 867 litri e arriva a 1.993 litri con il sedile posteriore abbattuto. Volumi del furgone.

Il nuovo design, che caratterizza tutte le nuove produzioni Audi, è meno arrotondato rispetto alle versioni precedenti, pur rimanendo indiscutibilmente riconoscibile. In effetti non si può sbagliare: la Q7 è un’Audi, a cominciare dall’imponente frontale che si distingue dalle versioni precedenti con una calandra rinnovata e fari allungati. Il nuovo look total black bandisce le cromature, anche per una maggiore sostenibilità ambientale, e offre un tocco di sportività che aiuta a nascondere la mole della Q7, che appare slanciata nella vista laterale, grazie anche alle minigonne e al profilo spiovente del tetto.

Al posteriore, l’estrattore e le luci di posizione sul paraurti riescono a rendere dinamica anche la vista posteriore, evitando l’effetto “scatola da scarpe” che abbiamo riscontrato in alcune creazioni più recenti di grandi Suv.

Audi ha voluto portare la sua tecnologia all’avanguardia nel settore dell’illuminazione della sua ammiraglia, con fari anteriori a matrice LED dotati di spot laser, che si attivano non appena la velocità supera i 70 km/h, e luci posteriori con tecnologia OLED, capaci di fornire una firma luminosa personalizzabile e dotato di una funzione “alert” che segnala a chi ci segue di frenate di emergenza o rallentamenti improvvisi, o di segnalazione di prossimità, quando un utente della strada si avvicina a meno di due metri dall’auto.

Gli interni sono, ovviamente, orientati allo spazio e al comfort, con sedili posteriori regolabili individualmente e due sedili ribaltabili a comando elettrico per i due passeggeri aggiuntivi, portando a sette i posti disponibili. Di serie anche il portellone elettrico, la possibilità di personalizzazione dei rivestimenti interni che spaziano dal carbonio all’alluminio goffrato, l’ultima versione del sistema infotainment Audi basato su un sistema di schermi ad alta definizione che utilizzano l’Audi virtualcockpit plus, dotato di un app store che permette di personalizzare l’utilizzo del sistema in base alle proprie esigenze e che può essere completato da un head-up display che raggruppa tutte le informazioni principali, impedendo al guidatore di distogliere lo sguardo dalla strada.

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Dove Audi ha compiuto un vero miracolo, però, è nel telaio. Le versioni da noi provate erano dotate di sistema di sospensioni pneumatiche adattive, in grado di variare l’altezza da terra fino a 90 mm per l’utilizzo fuoristrada, e di sterzo integrale, capace di agire sulle ruote posteriori fino a 5 gradi e il che rende la guida della Q7 incredibilmente agile.

Questo sistema permette alle ruote posteriori di curvare in maniera differenziata a seconda della velocità di guida: alle basse velocità lavorano in contrasto con le ruote anteriori, creando un vero e proprio effetto “bussola”, consentendo alla Q7 di affrontare tornanti e angoli di curva con il raggio di sterzata di una city car; a velocità più elevate agiscono in sincronia con il treno anteriore, fino a 1,5 gradi, contribuendo a fornire stabilità di riferimento anche nelle curve ad alta velocità.

Altri elementi che contribuiscono a rendere la Q7 molto agile e reattiva sono il differenziale sportivo e la stabilizzazione antirollio attiva, gestita da un motore elettrico che agisce su una barra composita che reagisce alle condizioni di guida e della strada.

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Questa configurazione ci ha permesso di mettere alla prova il SUV Audi in un test drive che ci ha visto partire da Firenze e raggiungere l’Isola d’Elba, un percorso che ci ha permesso di verificare il comportamento del Q7 in città, in autostrada, sulle strade statali e nelle tortuose e strette vie dell’isola, compreso un bel tratto in fuoristrada.

In città le dimensioni del Q7 richiedono un po’ di tempo per adattarsi: non è certo uno scooter ma i volanti e le sospensioni ottimamente tarate lo rendono più agile di quanto avessimo immaginato.

Le sospensioni copiano ottimamente i diversi fondi stradali e garantiscono un ottimo comfort. Passando dalla città alle strade statali e al percorso autostradale che ci ha portato a Piombino, abbiamo potuto sfruttare gli ADAS della Q7, ed in particolare laEccellente cruise control adattivoancora azionato da un sistema di leve sulla colonna che forse meriterebbe di essere aggiornato e che appare un po’ datato.

Anche durante le manovre per salire sul traghetto che collega Piombino con l’Isola d’Elba, i sensori, le telecamere e l’ottima guida ci hanno permesso di muoverci senza problemi. Certo, il Q7 è decisamente grande, ma fa di tutto per nasconderlo.

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Una volta raggiunta l’Isola d’Elba abbiamo giocato con le varie ambientazioni dell’allestimento dell’ammiraglia Audi, rilevando che dal punto di vista ciclistico la risposta è stata sempre ottima. Nei passaggi in cui abbiamo potuto impostare il sistema nella modalità più sportiva, la risposta della Q7 ad una serie di curve affrontate a velocità leggermente superiore o ad un paio di frenate di prova al limite non è mai riuscita a abbattere le oltre 2 tonnellate della vettura. Non solo: più il percorso si faceva tortuoso, i tornanti più stretti e le curve più impegnative, più sembrava che la Q7 rispondesse con leggerezza, nascondendo pesi e dimensioni e offrendo un piacere di guida davvero inaspettato, anche per i più esperti. mancanza di distensione laterale che tipicamente affligge le auto ad alta guida.

Peccato davvero che le versioni provate utilizzassero il Turbodiesel Mild-Hybrid V6 da 286 CV e non il turbo benzina da 340 CV o, meglio ancora, il V8 da 507 CV. Nonostante il V6 fosse nella versione più potente, spesso appariva sottodimensionato rispetto alle potenzialità motorie offerte dal telaio, anche a causa di una un cambiamento che spesso appariva indeciso e ritardo nella risposta ai comandi dell’acceleratore, sensazione solo attenuata utilizzando il cambio in modalità sportiva.

Nonostante il motore non fosse particolarmente brillante, guidare su terreni misti è stato divertente e sempre molto sicuro, con un intervento dei sistemi elettronici sempre minimamente invasivo.

Abbiamo potuto affrontare anche un tratto fuoristrada, una strada sterrata con alcuni passaggi non proprio banali e alcune grandi pozzanghere derivanti dalle piogge di questo periodo. Semplicemente utilizzando la modalità “allroad”, quindi nemmeno la più estrema per l’utilizzo fuori dalla fascia d’asfalto, il Q7 ha dominato anche i passaggi più impegnativi, con grande naturalezza.

Anche le ripartenze forzate in mezzo ad una pozzanghera fangosa o in salita non sono riuscite a intaccare la serena tranquillità del SUV Audi, sempre a suo agio. L’uscita dalla strada sterrata ne aveva alcune tornanti che mai avremmo immaginato di poter affrontare senza manovrare.

Anche in questo caso le quattro ruote sterzanti hanno fatto miracoli, tanto che abbiamo suggerito di adottare questa opzione senza pensarci due volte: l’impatto nell’utilizzo quotidiano e in circostanze di guida non certo pensate per la Q7 è assolutamente positivo.

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Nel viaggio di ritorno abbiamo potuto constatare il grande comfort che la Q7 offre nella guida autostradale, con consumi in linea con quanto dichiarato dall’azienda, ovvero circa 8 litri per 100 km.

Insomma, l’Audi Q7 è un SUV di grandi dimensioni, comodo anche per chi ha bisogno di ospitare molti passeggeri, sicuro e divertente da guidare, con l’accortezza di scegliere il motore giusto, anche sportivo. La Q7 è proposta a partire da 77.000 euro per la versione entry-level TDI da 286 CV e può essere ordinato da giugno.

 
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