Superbonus 110%, scatta l’extra tassa per chi vende una casa ristrutturata meno di dieci anni fa – .

Superbonus 110%, scatta l’extra tassa per chi vende una casa ristrutturata meno di dieci anni fa – .
Superbonus 110%, scatta l’extra tassa per chi vende una casa ristrutturata meno di dieci anni fa – .

Superbonus 110, le ultime novità

14 giugno 2024

08:50

Una circolare dell’Agenzia delle Entrate ha reso definitivamente operativa l’imposta che il governo Meloni aveva previsto nella legge di bilancio: chi ha utilizzato il Superbonus al 110% e vende l’immobile in questione prima che siano trascorsi dieci anni dovrà pagare un’imposta più elevata .

Diventa pienamente operativa una delle misure previste dal governo Meloni per penalizzare chi ha utilizzato il Superbonus 110%: un’imposta più elevata sulla plusvalenza generata, se vendi la casa o l’appartamento in questione entro dieci anni dal completamento dei lavori. L’aumento delle tasse è stato previsto nella legge di bilancio per il 2024, e quindi tecnicamente già in vigore dall’inizio di quest’anno. Ieri però una specifica circolare dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito diversi aspetti pratici su come mettere in pratica l’aumento, come calcolarlo e chi è interessato. Pertanto non vi è più alcun dubbio che il pagamento dovrà essere più elevato.

In pratica, come ricorda la circolare, il governo ha previsto una “nuova ipotesi di plusvalenza immobiliare imponibile”, cioè quella “derivante dalla vendita di immobili oggetto di interventi ammessi al Superbonus”. Questa nuova plusvalenza scatta se la casa o l’appartamento viene visto quando i lavori “sono stati completati non più di dieci anni fa”. Quindi il tempo comincia a scorrere dal momento in cui il lavoro finisceovvero dalla data delle autorizzazioni amministrative o comunicazioni burocratiche necessarie per l’ultimazione dei lavori.

Normalmente oggi, quando vendi una casa acquistata o costruita non più di cinque anni fa, paghi un’imposta del 26% sulla plusvalenza, cioè sulla differenza tra il denaro ricavato dalla vendita e il prezzo originario di costruzione o di acquisto pagato per la stessa casa (rivalutato per l’inflazione). Per calcolare il prezzo ‘originale’ vengono però prese in considerazione anche tutte le spese sostenute per ristrutturarlo. Ad esempio: chi compra una casa per 200mila euro, e dopo qualche anno la rivende per 250mila euro, dovrebbe pagare le tasse sui 50mila euro di plusvalenza. Ma se nel frattempo ha fatto lavori di ristrutturazione per 20mila euro, questi vengono ‘detratti’ dalla plusvalenza, e restano solo gli altri 30mila su cui pagare le tasse.

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Con il nuovo meccanismo però non verranno conteggiate le spese effettuate con il Superbonus 110%. L’effetto è che coloro che hanno svolto questi lavori pagheranno più tasse di quanto avrebbero dovuto pagare con il sistema precedente. Se la vendita avviene entro cinque anni dal completamento dei lavori, lo sono esclusi tutti i costi dei lavori Quello:

  • sono stati effettuati con il Superbonus 110% (restano ‘validi’ quelli con bonus inferiori, come 90% o 70%)
  • sono stati effettuati con acconto in fattura o cessione di credito (chi ha utilizzato la detrazione non ha problemi)

Tra cinque e dieci anni dopo i lavori questi costi vengono conteggiati solo per la metà. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito anche per quanto riguarda appartamentiperché possa scattare la nuova imposta maggiorata sarà sufficiente che ci siano “interventi ammessi al Superbonus sulle parti comuni” del condominio, e non necessariamente nel singolo appartamento.

 
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