Intesa Sanpaolo, terremoto immenso per i correntisti: serrande chiuse davanti al bancomat

Intesa Sanpaolo, terremoto immenso per i correntisti: serrande chiuse davanti al bancomat
Intesa Sanpaolo, terremoto immenso per i correntisti: serrande chiuse davanti al bancomat
Nuova chiusura Intesa Sanpaolo – ilcorrierino.com

Il piano di chiusura delle filiali fisiche di Intesa Sanpaolo colpisce ancora: chiuse nuove filiali in Italia.

Il fenomeno di desertificazione bancaria non sembra placarsi: Intesa Sanpaolo, come molti altri istituti, ha previsto un significativo ridimensionamento delle proprie filiali. Entro il 2025 la società chiuderà 1.050 filiali, riducendo il numero totale a 1.800. Ciò rientra nel più ampio piano industriale 2022-2025, che prevede la costituzione di Isybank. Questa nuova piattaforma digitale punta a raggiungere e superare il milione di clienti entro il 2025, attirando sia gli attuali clienti di Intesa Sanpaolo che nuovi utenti.

Niente sembra fermare il progetto di digitalizzazione, nemmeno il avvertimento dell’Antitrust che, a seguito di comunicazioni poco chiare, ha portato molti clienti di Intesa Sanpaolo a passare passivamente a Isybank. La questione è stata fortunatamente risolta, fornendo soluzioni consensuali ai clienti ceduti, ma ciò che lascia ancora molti dubbi è il fenomeno delle chiusure di filiali, soprattutto nelle zone rurali d’Italia.

La battaglia contro la desertificazione bancaria

Viene citato il caso del Veneto, ma come questa Regione tante altre stanno vivendo lo stesso problema. Nel territorio incide la desertificazione bancaria 106 comuni su un totale di 563. L’informatizzazione dei rapporti tra banche e clientela ha portato alla razionalizzazione dei servizi di prossimità, come gli uffici postali, di cui oggi dispongono orari di apertura ridotti e carenza di personale.

Elena Donazzan, assessore veneziano al Lavoro e neodeputata europea, ha partecipato al convegno ‘Desertificazione o prossimità?’ osservando: «La questione degli sportelli bancari è anche culturale: dobbiamo tutelare le fasce più vulnerabili come gli anziani, che non sono abituati a pagare con il cellulare e hanno bisogno di un rapporto interpersonale con l’operatore allo sportello». Ma non solo. Il caso è stato sollevato nuovamente in un nuovo territorio italiano Dopo due chiusure che avverranno nei prossimi mesi.

Intesa Sanpaolo, la chiusura di due nuove filiali – ilcorrierino.com

Intesa Sampaolo chiude nuovamente la serranda a ottobre 2024

A partire da ottobre, Intesa Sanpaolo chiuderà due filiali in provincia di Pisa: uno nel capoluogo e l’altro a Calci, in piazza Cairoli. La filiale di Calci verrà accorpata a quella di Cascina, mentre la filiale più vicina sarà a Navacchio. La banca ha già informato telefonicamente la clientela della chiusura.

Nel corso di un incontro del 3 aprile, il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti, ha espresso forte amarezza e disappunto per questa decisione, definendolo dettato da interessi privati ​​che non considerano i servizi essenziali per la comunità, soprattutto per gli anziani e le persone non digitalizzate. Queste parole sono già state ascoltate da diversi Comuni, ma sempre ignorate dallo stesso gruppo bancario.

“Come cittadino e cliente – – ha commentato Ghimenti – appena ho ricevuto la notizia della chiusura della banca, ho deciso di troncare il rapporto che la mia famiglia ha con l’istituto, per aprire nuovi conti presso chi resta ad operare nel nostro territorio. E come sindaco in rappresentanza della comunità, pur comprendendo che le dinamiche economiche e di digitalizzazione alla base di queste scelte non sono certamente di natura locale ma globale, non posso fare a meno di considerare notizie come questa danni reali al territorio e alle comunità che li subiscono.

 
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