Secondo alcuni sindacati lo sciopero portato avanti dai lavoratori del Gruppo Borsa Italiana nei giorni scorsi è stato un grande successo
Il mondo finanziario italiano si è trovato di fronte a un evento senza precedenti: lo sciopero dei lavoratori del Gruppo Borsa Italiana. Un’azione sindacale che ha visto una partecipazione diffusa e ha evidenziato la centralità del capitale umano nelle dinamiche di mercato.
L’iniziativa, promossa congiuntamente da Fabi First/Cisl e Fisac/Cgil, ha coinvolto le sedi di Milano e Roma, coinvolgendo oltre a Borsa Italiana anche Monte Titoli, Cassa Compensazione e Garanzia e MTS. La risposta dei lavoratori è stata forte e netta: uffici vuoti, terminali spenti e telefoni inutilizzati hanno dimostrato l’importanza della loro presenza quotidiana. In particolare, i servizi tecnologici hanno registrato picchi significativi di partecipazione.
Borsa: il valore umano non può essere sostituito
I sindacati hanno colto l’occasione per sottolineare che, nonostante le tecnologie avanzate a disposizione dell’azienda, nulla può sostituire il valore umano. “Non può essere elencato in nessun listino prezzi”, hanno dichiarato i rappresentanti sindacali, evidenziando la lezione che l’azienda avrebbe dovuto imparare da questa esperienza.
Al centro della protesta ci sono questioni cruciali come salari adeguati, orari di lavoro sostenibili, sicurezza occupazionale, governance aziendale equilibrata e rapporti di lavoro equi. Forti del sostegno ricevuto durante lo sciopero, i sindacati chiedono un impegno concreto da parte dell’azienda per risolvere queste problematiche in modo costruttivo.
Susy Esposito, segretario generale della Fisac Cgil, ha espresso l’urgenza di affrontare questi problemi attraverso la diversificazione organizzativa del lavoro e il miglioramento dei rapporti di lavoro. Ha sottolineato come lo sciopero abbia voluto far emergere il profondo disagio del Gruppo Borsa Italiana – realtà cruciale per l’economia italiana – invitando tutti gli attori coinvolti a prendere atto della situazione.
Il segretario generale ha toccato anche temi delicati come la progressiva perdita di influenza all’interno di Euronext e la violazione degli accordi contrattuali nazionali. La difesa dell’occupazione resta una priorità assoluta per i sindacati che intendono proseguire la mobilitazione fino alla definitiva risoluzione delle questioni sollevate.
Lo sciopero dei lavoratori del Gruppo Borsa Italiana rappresenta un momento significativo nella storia recente delle lotte operaie italiane. Evidenziando l’importanza insostituibile dei dipendenti nel settore finanziario ed economico nazionale ed europeo, questo evento potrebbe segnare un punto di svolta nelle politiche aziendali in materia di welfare dei lavoratori e nelle pratiche occupazionali del settore.
