Terna, ecco gli “acrobati” della rete elettrica – .

Terna, ecco gli “acrobati” della rete elettrica – .
Terna, ecco gli “acrobati” della rete elettrica – .

Terna è la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale (Rtn) di energia elettrica ad alta e altissima tensione ed è il più grande operatore indipendente di reti di trasmissione dell’energia elettrica (TSO) in Europa. Ha un ruolo istituzionale, di servizio pubblico, essenziale per assicurare energia elettrica al Paese e consentire il funzionamento dell’intero sistema elettrico nazionale: svolge le attività di pianificazione, sviluppo e manutenzione della rete, oltre a garantire 24 ore su 24 , 365 giorni all’anno, l’equilibrio tra domanda e offerta di energia elettrica attraverso il funzionamento del sistema elettrico. Con circa 75.000 km di linee ad Alta e Altissima Tensione, oltre 900 stazioni su tutto il territorio nazionale e 30 interconnessioni con l’estero, può contare su un patrimonio di circa 6.000 professionisti.

LAVORO DAL VIVO (LST) – I lavori sotto tensione rappresentano un’attività altamente qualificata di Terna. Gli interventi sotto tensione consentono di realizzare particolari azioni sull’infrastruttura elettrica mantenendo in esercizio gli impianti: è una tecnica che Terna adotta da anni per garantire sicurezza, continuità, qualità e massima efficienza della rete elettrica di trasmissione nazionale. Grazie al continuo studio e sviluppo di metodologie, all’eccellente formazione professionale dedicata alle proprie risorse e all’impiego di attrezzature e strumenti ad hoc, Terna, con i suoi 165 operatori qualificati e 50 tecnici esperti, realizza in media 1.800 interventi all’anno, con punte fino a 3 mila, sui circa 75 mila km di rete, realizzando un beneficio economico annuo per il sistema Paese stimato tra i 60 e i 90 milioni.

THE VIVERONE TRAINING CENTER (BIELLA) – Negli ultimi anni Terna ha acquisito un livello di competenza tra i più accreditati in Europa e si colloca ai vertici del settore per competenza e professionalità. Inoltre, la società è tra le poche in Europa ad essersi dotata di un centro di formazione specifico per i lavori sotto tensione e ad aver istituito un proprio laboratorio accreditato secondo la norma Iec/ISO 17025 per effettuare prove di verifica sulle apparecchiature e sui Dispositivi di Protezione Individuale utilizzati durante le attività. In particolare, il centro di formazione di Viverone (Biella) in Piemonte ospita uno dei tre laboratori elettrici (gli altri due sono a Civitavecchia, nel Comune di Roma, e a Frattamaggiore, nel Comune di Napoli) e un campo di addestramento per l’addestramento – in totale sicurezza, in un ambiente controllato e con procedure collaudate da anni di esperienza. Un centro unico in Italia, tecnologicamente all’avanguardia, una vera e propria scuola di alta formazione: i tecnici di Terna sono, infatti, gli unici in Italia a poter lavorare sotto tensione (Lst), con specifica autorizzazione ministeriale, su linee elettriche ad alta e altissima tensione.

GLI STUNTMEN DELLA RETE ELETTRICA – Gli operatori dal vivo sono gli stuntman della rete elettrica nazionale ma, contrariamente alle apparenze, la loro non è una vita spericolata perché sono addestrati a gestire e controllare il pericolo in sicurezza. Sono operatori – una squadra di 165 uomini – che svolgono il loro lavoro in diretta, cioè lungo i cavi o in cima ai grandi tralicci che trasportano l’energia elettrica ad alta e altissima tensione dalla rete di trasmissione nazionale gestita da Terna. Funzionano senza interrompere il flusso, senza che vi siano interruzioni di corrente, per prevenire guasti e garantire la migliore qualità del servizio. Non potrebbero farlo senza un’attività addestrativa rigorosa e impegnativa che consenta loro di muoversi con agilità e sicurezza anche a 60 metri dal suolo, l’equivalente di un grattacielo di 20 piani. Per avere un’idea della tipologia di lavoro altamente specializzato, si può azzardare il paragone della lampadina: qualsiasi lampadina assorbe corrente a 230 V (il trasformatore poi la riduce ai pochi volt necessari al funzionamento) dalla rete di distribuzione a bassa tensione . Nel caso della rete di trasporto di Terna la tensione si muove in un range compreso tra 132 e 380 kV, mille volte superiore. Il confronto aiuta a definire il contesto in cui questi operatori intervengono e fa capire quanta formazione ed esperienza siano necessarie per muoversi appesi ad un conduttore che trasporta corrente a 380 kV, effettuare manutenzioni e poi ritornare alla base in tutta sicurezza. Nel centro di Viverone la formazione avviene su un’infrastruttura che simula gli interventi che verranno poi realizzati nella pratica. È un luogo con una lunga storia perché in origine, agli inizi del 1900, era una centrale idroelettrica di pompaggio. Il centro è incorniciato dalle montagne e, intorno all’antico bacino montano, il Lago di Bertignano, c’è il campo di addestramento dove i futuri operatori dal vivo avvolti in tute conduttrici fanno diventare l’operatore un tutt’uno con l’infrastruttura elettrica, si allenano e salgono a grandi altezze sotto il guida del personale docente. Questi ultimi, prima di poter insegnare come svolgere lavoro dal vivo, sono sottoposti ad un processo di certificazione delle conoscenze tecniche che dovranno trasferire, che si abbinano alle competenze necessarie in ambito formativo con un esame finale al termine per poter essere certificato secondo la norma IEC/Iso 17034. Così si superano le paure e si acquisisce fiducia in una professione che ha elevati tecnicismi e protocolli rigidi. Le fasi successive permettono di acquisire ulteriori competenze, sempre più specializzate, come saper operare su un “cestino con braccio isolante” o diventare un “supervisore”, figura simile a quella di un caposquadra di cantiere. Ciò che conta di più è l’esperienza: non è un caso che nel team di 150 operatori dal vivo l’età vari dai 25 agli oltre 60 anni. È un punto di forza dell’attività perché si crea un mix tra la forza fisica dei più giovani e il trasferimento di conoscenze messe a disposizione dai più grandi. La forza fisica viene utilizzata, ad esempio, per spostare aste isolanti lunghe fino a 4,5 metri; l’esperienza è quella dei supervisori che, da terra, osservano le operazioni e controllano l’attività di chi lavora sui sostegni (i pali) o lungo i conduttori all’interno di carrelli di alluminio che si muovono nel vuoto. Quando operano sui supporti, gli operatori sono tutti vestiti di arancione per rendere più visibili i loro movimenti, mentre gli elementi isolanti sono colorati di rosso. È fondamentale, ad esempio, non avvicinare il corpo a meno di 2 metri da una tensione di 380 kV e per questo vengono utilizzate bacchette in fibra di vetro riempite di schiuma poliuretanica, ognuna delle quali viene sottoposta a controlli annuali in laboratori certificati. Il lavoro sotto tensione non serve a risolvere guasti ma a prevenirli con attività di manutenzione volte a garantire il perfetto stato della rete ed evitare così disservizi per gli utenti: gli utenti sono i grandi impianti di generazione che immettono in rete l’energia elettrica, l’intera rete di distribuzione che porta alle case, alle aziende e alle grandi industrie collegate direttamente ad alta tensione. Terna, infatti, ispeziona più di 3.500 tralicci all’anno sia salendo sui sostegni che attraverso l’utilizzo di droni, e 2,5 volte l’intero parco di linee elettriche aeree (175.000 km) sia con elicottero che attraverso ispezioni a piedi, e poi classifica i punti critici individuati. A quel punto, se necessario, inizia l’intervento degli operatori in diretta.

 
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